IL COMMENTO AL VANGELO Questo è il mio corpo. Questo è il mio sangue!
Don Ivan Leto*
Il vangelo della solennità odierna (Corpus Domini) fa parte di Marco 14,12-31, dove si narra l’ultima cena di Gesù. Una cena di consegna, di donazione personale da parte del Maestro. Una cena di consegna traditrice da parte di Giuda e una cena di scandalo e fuga da parte degli altri discepoli. In Mc 14,12-16 si descrivono i preparativi della cena pasquale che i discepoli vogliono celebrare con Gesù, dove è Gesù che prende l’iniziativa. Gesù volle istituire l’Eucarestia nell’ambito della festa di Pasqua, cioè assumendo le tradizioni del suo popolo. In Mc 14,22-26 non si fa nessuna allusione alla Pasqua ebraica, all’agnello, al passaggio del mar rosso o alla morte degli egiziani. La cena pasquale ebraica si è trasformata nella cena di Gesù, nella quale non esiste nessun gesto di violenza o vendetta. Al contrario, il suo sacrificio si trasformerà in fonte di vita perenne per l’intera umanità. Con i suoi gesti e le sue parole, Gesù istituisce l’Eucarestia, culmine della sua consegna e dei suoi insegnamenti, alleanza gratuita nel suo sangue versato per tutti. Alla fine del cammino, Gesù dà ai discepoli ciò che è e ciò che ha. Sotto il segno messianico del pane e del vino, Gesù consegna il suo corpo e il suo sangue. Nasce la Chiesa nel segno del “fate questo in memoria di me”.
*Don Ivan Leto
Parroco di San Gordiano
Diocesi Civitavecchia – Tarquinia