E il Pincio scrisse a Giulivi per ripristinare le strade di Tarquinia
T
ra Allumiere e Tolfa c’era una volta la guerra di campanile combattuta a colpi di cannoni di ulivo.
Tra Civitavecchia e Tarquinia oggi è esplosa una contesa a colpi di monetine per i parcheggi di Sant’Agostino.
Un botta e risposta tra i due sindaci (una volta) dello stesso partito, la Lega, che tra loro non si sono mai amati: Ernesto Tedesco e Alessandro Giulivi.
Le prime avvisaglie se non proprio di scontro, almeno di schermaglie si erano avute più di un anno fa sull’osservatorio ambientale, prima che si aprisse la disputa sui parcheggi.
Ma che un Sindaco arrivasse sostanzialmente a diffidare un collega per ripristinare il manto stradale delle strade del suo comune, non si era mai visto prima.
Eppure, è quanto accaduto nei giorni scorsi quando nemmeno il Sindaco, bensì un dirigente del Pincio, l’avvocato Marrani in qualità di responsabile dell’Ufficio Trasporti, ha scritto al primo cittadino di Tarquinia chiedendo con “cortese sollecitudine” di dare riscontro alla propria nota (la seconda sullo stesso argomento) con la richiesta di un intervento di ripristino del manto strdale a Sant’Agostino, all’altezza dell’intersezione con via Ugo Neri (quindi Comune di Tarquinia) per evitare ogni possibile pericolo all’utenza e per i mezzi (di Civitavecchia) che effettuano il trasporto pubblico locale.
In precedenza, Tedesco si era avvalso della penna faconda del capogruppo di Forza Italia Massimo Boschini per polemizzare con Giulivi sul ticket dei parcheggi di Sant’Agostino (per i quali effettivamente non è stato realizzato alcun intervento da parte del Comune di Tarquinia, che si limita a chiedere il balzello): «Fin troppo signore – scrive, anzi firma Boschini – è stato allora il sindaco di Civitavecchia, a limitarsi a parlare di scortesia istituzionale. Perché siamo semplicemente davanti ad una operazione ostile ai frequentatori del suo stesso territorio, di una persona che non sa mantenere la parola data, come fin troppo bene ha dimostrato in questi due anni».
Nel finale non è chiaro a chi si riferisse Boschini, visto che le parole utilizzate sembrano in realtà scritte apposta per il Sindaco… Tedesco. Uno che prima si schernisce e dice tutto e il contrario di tutto, come accaduto ieri mattina in Consiglio a proposito del sacrosanto intervento di Giancarlo Frascarelli (“ha ragione il Consigliere, ma non sono cose da discutere con l’articolo 25”) e poi si rimangia quanto detto tradendo ogni tipo di impegno, con alleati e cittadini.
Come diceva Sant’Agostino, per restare in tema, “
la simulazione dell’umiltà è peggiore della superbia”.
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