Il sindaco di Cerveteri, Pascucci, risponde al primo cittadino ladispolano «Prima di parlare di noi, Grando dovrebbe guardare in casa propria»
CERVETERI – A Cerveteri «è stato recentemente approvato un parco commerciale da mezzo milione di metri cubi al confine con Ladispoli. Quando questi signori attraversano il confine in direzione Cerveteri sono favorevoli alla realizzazione di mega centri commerciali, che però stranamente non danno fastidio a nessuno e non mettono a repentaglio il comparto commerciale della nostra città. Quando tornano indietro si travestono da ambientalisti, sono contrari al cemento e preoccupati per la sopravvivenza delle attività commerciali del posto». Sono bastate queste parole nei confronti di Italia in Comune, partito il cui leader è il sindaco di Cerveteri, Alessio Pascucci, a scatenare la dura replica del Sindaco etrusco nei confronti del primo cittadino ladispolano, Alessandro Grando. In quell’occasione Grando replicava a uno dei partiti scesi in piazza per protestare contro la realizzazione del centro commerciale al km 38 di via Aurelia. E tanto è bastato per scatenare il collega etrusco. «Prima di parlare di noi, Grando dovrebbe guardare in casa propria», ha detto Pascucci. «Ognuno dovrebbe governare in autonomia la propria comunità nel rispetto del mandato ricevuto dai cittadini», ha proseguito ancora il Sindaco etrusco che, relativamente ai dati forniti da Grando parla di «dati completamente inventati sulle vicende urbanistiche di Cerveteri». «Cerveteri ha un territorio oltre 5 volte più grande di quello di Ladispoli; nonostante questo i 9 anni della nostra amministrazione sono stati caratterizzati da una quasi totale riduzione dei metri cubi previsti in passato e da una fortissima tutela contro il consumo di suolo. Abbiamo annullato tutti i patti territoriali che prevedevano una colata di centinaia di migliaia di metricubi. Abbiamo fermato la realizzazione di un grande centro commerciale sull’Aurelia in località Beca. Abbiamo adottato il nuovo Piano Regolatore che ha di fatto vincolato aree che invece precedentemente prevedevano espansione. E soprattutto, non sono sorte mega strutture commerciali o residenziali, come invece abbiamo visto accadere nella vicina Ladispoli. È evidente che con il Sindaco Grando abbiamo due visioni dello sviluppo del territorio diametralmente opposte. Ma, come detto, ognuno ha la sua autonomia. Egli però ha citato un fantomatico centro commerciale da 500.000 metricubi, di fatto riuscendo a sbagliare due cose nella stessa frase. L’intervento a cui maldestramente si è riferito, infatti riguarda l’area artigianale che si trova all’incrocio tra la Via Fontana Morella e la Via Aurelia dove è stato progettato un parco commerciale, artigianale e a servizi che non soltanto ha meno di un terzo dei metri cubi dichiarati dal Sindaco Grando (121.000 circa), ma prevede un numero di metri cubi di gran lunga inferiore a quello che era stato pianificato precedentemente. Forse il Sindaco Grando sostiene che la nostra città non abbia diritto di dotarsi di un’area artigianale e commerciale? Ma c’è un ultimo aspetto importante: non stiamo parlando di aree sulle quali un proprietario non farà una speculazione, ma di lotti individuati da oltre 40anni già previsti nel vecchio piano regolatore. Non mi sembra sia in nessun modo comparabile con quanto approvato dal suo Consiglio comunale l’altra sera», ha concluso il primo cittadino etrusco. ©RIPRODUZIONE RISERVATA