L'assessore Gubetti aveva rassicurato ma per i residenti qualcosa non torna Scarichi nel bosco, cittadini ancora preoccupati
CERVETERI – Un’oasi verde al centro della frazione, riscoperta ancor di più durante il lockdown. Un polmone verde dove potersi “avventurare”, respirare aria pulita, osservare la natura e i suoi piccoli miracoli. Un’oasi verde che i cittadini vorrebbero vedere ancor più rigogliosa, pulita, manutentata. È il bosco di Valcanneto, finito sotto i riflettori, dopo la segnalazione da parte di alcuni cittadini di scarichi d’acqua, non propriamente puliti. «Vengo spesso qui a passeggiare e purtroppo spesso mi ritrovo davanti ad acqua con schiuma e odore di bucato», ha spiegato Laura Mundula della Polisportiva Valcanneto. Un canale di scolo, che arriva fin dentro al bosco e che dovrebbe contenere gli scarichi di acque chiare, ma che invece, dalle segnalazioni dei cittadini, così non sembrerebbe. Proprio su questo argomento era intervenuta anche l’assessore all’ambiente Elena Gubetti che aveva rassicurato i residenti della frazione etrusca circa l’entità di quell’acqua. Nulla di preoccupante, stando all’Assessore e alle analisi effettuate dall’Arpa, ma i cittadini non sono convinti. «Se i prelievi vengono fatti in alcune zone piuttosto che in altre o in determinati momenti piuttosto che in altri è chiaro che la situazione cambia», ha proseguito Laura Mundula che ha sottolineato come in realtà da quel canale dovrebbe sgorgare solo l’acqua piovana, ma così non sembrerebbe. «Bisognerebbe effettuare dei controlli ad hoc, basandosi sulle segnalazioni e in più momenti. Solo così si riuscirà a capire quale sia il problema». Perché è chiaro che se quella che arriva fin dentro al bosco non è semplice acqua piovana, allora a essere compromessa è tutta l’area verde. Area che i cittadini vorrebbero fosse acquisita a patrimonio comunale così da garantirle una maggiore manutenzione, tutela e salvaguardia. Tanto che lo scorso 21 maggio le diverse realtà presenti nella frazione, associazioni ambientaliste, il comitato di zona, solo per citarne alcuni, hanno inoltrato una lettera all’amministrazione Pascucci chiedendone appunto l’acquisizione (l’area sarebbe di proprietà privata). «Il nostro obiettivo – ha spiegato Ugo Menesatti di “Amici del bosco di Valcanneto” – è quello di costruire un progetto che veda da una parte l’amministrazione comunale e dall’altra la cittadinanza attiva per andare a intervenire in maniera sinergica sul bosco», che altrimenti resterà un’area «abbandonata a sé, con i cittadini che cercano di fare quello che possono». «Vivo qui dal 1988 – ha aggiunto Francesco Gilio di “Amici del bosco di Valcanneto” – e più passano gli anni, più degrado vedo. Questa è un’area bellissima che potrebbe diventare un punto di riferimento per numerose attività». Ad oggi, però, alla lettera inviata all’amministrazione comunale non è seguita alcuna risposta. «Abbiamo chiesto al Sindaco di provvedere all’acquisizione del bosco avviando le procedure previste dalla legge. Ci avrebbe potuto rispondere come voleva: dicendoci che non c’è alcuna volontà da parte dell’amministrazione comunale di proseguire in tal senso, che per farlo ci sono delle problematiche da affrontare. Ma è bene che una risposta ci venga data. Magari si potrebbe anche pensare di aprire un tavolo di discussione per vedere come risolvere le problematiche riscontrate»