Morbidelli sull’asse Mecozzi-Tidei e Tedesco finisce all’angolo
La Lista Tedesco lancia un’opa pesantissima sull’amministrazione comunale, nel momento più critico per il sindaco Tedesco.
Il passaggio della consigliera Roberta Morbidelli, la sedicente pasionaria donna della destra per eccellenza con il Polo Democratico, di cui è coordinatore Mirko Cerrone, certifica che a Palazzo del Pincio più di ogni altro comandano proprio Mirko Mecozzi ed il suo gruppo.
Tedesco sindaco della Lega è uno slogan buono al di là del Marangone e per far sedere il primo cittadino nella segreteria nazionale del Carroccio.
Ma la Lega a Civitavecchia oggi appare subalterna alla lista del Sindaco e in seconda battuta anche a Forza Italia. Due forze politiche che paradossalmente mentre governano non fanno alcun mistero di guardare già al dopo Tedesco, in direzione di Santa Marinella.
Il comune denominatore tra Mecozzi e D’Ottavio oggi si chiama infatti Pietro Tidei, regista nemmeno troppo occulto di quel che resta del centrodestra, in attesa di staccare la spina per riaffacciarsi personalmente al di qua del Marangone.
Nel frattempo, come si diceva, per blindare il vice sindaco Magliani e anzi rilanciare – secondo i rumors – facendo spuntare il nome della ex candidata leghista ed allora anche’essa collega di studio dell’avvocato Tedesco Roberta Denaro, il gruppo Mecozzi-La Rosa ha assoribito anche Morbidelli, presentandosi ora con 3 consiglieri.
Cosa penserà di questo ennesimo spostamento il primo cittadino, finora pronto a stigmatizzare quello che lui stesso ha sempre definito il mercato dei consiglieri, condannando però alla fine solo il passaggio di Giancarlo Frascarelli da Forza Italia a Fratelli d’Italia, senza aver nulla da ridire né sui passaggi di Daniele Perello, né sul doppio passo della sua fidata Roberta Morbidelli?
Ma soprattutto oggi è proprio il Sindaco ad uscire ulteriormente indebolito da questo giro di valzer della sua lista, che appare – dalla sua prospettiva – come la peggiore risposta possibile al pranzo della ripresa del dialogo tra Lega, Fratelli d’Italia e La Svolta.
Se la Lega andrà avanti, come pare, con la sua richiesta di fermare le danze e valutare l’esistenza di condizioni politiche per rimettere al tavolo la coalizione uscita dalle urne, azzerando il quadro politico-amministrativo, a questo punto anche alle luce dei nuovi e ulteriori “spostamenti”, Tedesco non potrà che prenderne atto, attaccandosi al telefono per chiedere al capo leghista del Lazio Claudio Durigon di richiamare all’ordine il gruppo consiliare dell’aula Pucci. E quello sarà il momento della verità, perché potrebbero accadere solo due cose: Durigon potrebbe rispondere al Sindaco di condividere la necessità di un azzeramento, oppure potrebbe richiamare i suoi per farli tornare all’ovile in buon ordine. Nel primo caso, Tedesco dovrebbe ingoiare l’amaro calice e per lui si aprirebbe un’estate a dir poco bollente. Nel secondo, sarebbero i consiglieri a dover decidere che fine fare, se “finire” politicamente tideiani o se mettere un punto, anche a costo di togliere l’appoggio al “proprio” sindaco. Anche in questo
caso l’estate sarà caldissima.
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