I conflitti di Morbidelli, paladina della destra finita col Polo Dem
Il caso Morbidelli ter è molto più pesante dei primi due.
La consigliera comunale sedicente donna di destra per eccellenza (salvo poi aver aderito al gruppo consiliare che si chiama Lista Tedesco, ma altro non è che il Polo Democratico, con dna di centrosinistra che pochi mesi prima di sostenere Tedesco sindaco aveva partecipato in blocco al congresso del Pd, con Mirko Mecozzi e Manuel Magliani membri del direttivo dem) ha determinato uscendo da FdI lo smottamento da cui si è originata la spaccatura del centrodestra, i cui nodi oggi vengono al pettine.
Morbidelli per quel movimento, oggi culminato con il passaggio alla Lista Tedesco nel tentativo di blindare la posizione di Magliani e di impedire il rientro di Fratelli d’Italia e La Svolta, ha prima incassato, da consigliere comunale in quanto tale controllore della municipalizzata, l’ordine di servizio di nomina a supporto dell’organo amministrativo della stessa municipalizzata. E contestualmente è stata lasciata decadere la sanzione comminata per essere andata in tv a criticare, diffondendo dati e notizie non corrispondenti al vero, la gestione aziendale di Antonio Carbone e l’ex vice sindaco Massimiliano Grasso.
Oggi emerge un altro fatto rilevante: la consigliera-dipendente risulta infatti essere anche amministratore dell’azienda di famiglia, che peraltro ha un oggetto sociale che riguarda logistica e trasporti, in chiara violazione di quanto previsto dalle norme su incompatibilità e conflitti di interesse per i dipendenti pubblici, a cui sono equiparati i dipendenti delle società in house.
Come se non bastasse, risulterebbe anche che la stessa società di famiglia, di cui Morbidelli è socio ed amministratore, avrebbe svolto anche dei servizi per la stessa Csp.
Insomma, la consigliera abituata ad andare in tv e puntare l’indice su questioni neppure corrispondenti al vero, tanto da beccarsi un richiamo con tanto di sanzione; o a fare la morale in consiglio comunale su chi può appartanere al centrdeostra e chi no, salvo poi aderire ad un gruppo proveniente dai vertici locali del Pd, anziché avere il buon gusto di tacere e magari anche farsi da parte, invece continua ad affibbiare patenti e patentini di buona o cattiva condotta in seno a ciò che resta della maggioranza, dichiarando eterna fedeltà a Tedesco, ma finendo per procurargli solo grattacapi e imbarazzi.
Senza contare che colei che vantava un ventennio di militanza “sempre dalla stessa parte” in un colpo solo ha scaricato anche il suo capogruppo temporaneo Daniele Perello, lasciandolo solo nel gruppo misto, e ha finito per andare a rinforzare proprio il movimento civico che ha già chiuso un patto di ferro con Pietro Tidei, dalla Morbidelli da sempre osteggiato fin dalle battaglie del paese di comune origine, ossia Allumiere.
Un capolavoro di coerenza e lungimiranza politica.
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