Si è concluso sabato il torneo di calcetto organizzato al palazzetto dello sport. Un’iniziativa che coniuga sport, sociale e principi morali “Distinti e forti”: in campo contro il bullismo e le droghe
CHIARA PINZI IVALSU
SANTA MARINELLA – Si è concluso sabato il torneo di calcetto organizzato da “Distinti e Forti”, al palazzetto dello sport di Santa Marinella, volto a sensibilizzare i ragazzi di ogni fascia d’età sul fenomeno del bullismo, del cyberbullismo e delle droghe, proprio come recita lo slogan “No bullyng no drugs”. Un’iniziativa all’interno della quale sport, socialità e principi morali si uniscono sinergicamente. “Il primo scopo è quello di colpire nei giovani ideali di solidarietà e di inclusione, valori da rispettare anche all’interno delle mura scolastiche” afferma il professor Torbidoni, che assieme al professor Becherucci si fa pioniere di questi eventi in ambito scolastico.
Sono ormai quattro anni che esiste “Distinti e Forti”, nata allo stadio, nel gate 51, nel quale Ermanno Becherucci assieme a Marco, Mario e Stefano ha deciso di fondere insieme l’amore per il calcio e la voglia di attivarsi per dare un contributo nel sociale, cercando di costruire insieme un futuro migliore volto all’accettazione del diverso “Sono principi che servono a farli crescere in uno spazio di armonia,”affermano i “padri fondatori”.
Principi che trapelano facilmente entrando in questo contesto, fatto di amicizia pura, in cui tutti si sentono a casa. “Qui siamo come una famiglia” spiegano Nathan e Francesca, due ragazzi dell’Istituto comprensivo Piazzale della Gioventù. E continuano “ci sentiamo uniti, ci conosciamo tutti. Anche con i professori abbiamo un bellissimo rapporto, alla cui base c’è sempre il rispetto reciproco”. In campo, con un pallone tra i piedi, ma anche fuori, non esistono differenze, si gioca per divertirsi e per stare bene.
L’iniziativa non vede protagonisti solamente i ragazzi delle medie, bensì si estende anche all’esterno permettendo a tutti coloro che hanno voglia e passione di unirsi alla “grande famiglia dei Distinti e Forti” proprio come la sedicenne Asia Pavini, unica ragazza a segnare due goal nel campionato. E racconta “i miei compagni di squadra hanno tentato in tutti i modi di passarmi la palla e nonostante avessi sbagliato molte volte, al gol decisivo erano tutti fieri di me”.
Incisivo è stato il supporto della Misericordia di Santa Marinella e del gruppo Obelix, per la danza, che è riuscito a far passare il messaggio attraverso il suo linguaggio artistico.
E sono proprio iniziative del genere a creare attorno alle persone un senso di conforto e accettazione. “I valori di solidarietà e integrazione, vicinanza e aiuto al più debole, sono valori da infondere nell’azione quotidiana perché ” come afferma il sindaco Pietro Tidei “la nostra libertà finisce quando inizia quella degli altri”. In questo modo si riesce a contrastare il fenomeno del bullismo, partendo dal futuro di Santa Marinella: dai giovani e dalla scuola, ambiente nel quale “tutti i ragazzi devono sentirsi accettati come in una seconda casa” fa notare Velia Ceccarelli, preside dell’istituto comprensivo, pilastro fondamentale per l’educazione. Conclude poi “occorre che gli alunni sappiano distinguere il bene dal male, lottando contro ogni tipo
di discriminazione”.