Stasera alle 21,30 nel cortile della Lizza della Torre di Dante Il professor Mandolesi parla di Tarquinia villanoviana
TARQUINIA – A partire da oggi, ogni giovedì, presso il suggestivo cortile della “Lizza della Torre di Dante” in seno a “Tra Terra e Mare”, ciclo di conferenze di archeologia subacquea, si terrà “Gli Etruschi e il Mare”, serie di incontri dedicati al rapporto tra questa civiltà e il mare, quale propulsore di sviluppo sociale, economico, politico, tecnologico e artistico per l’area medio tirrenica. Partendo con Alessandro Mandolesi dall’origine della talassocrazia etrusca, si tratterà con Flavio Enei, Lucio Fiorini e Carlo Casi dei porti delle tre metropoli etrusche di Cerveteri, Tarquinia e Vulci. Porti da cui salpavano quelle navi, di cui grazie ai relitti Sergio Anelli ricostruirà le rotte commerciali, e dove sbarcavano quegli artigiani e artisti che realizzarono sul posto opere eccezionali, come spiegherà Stephan Steingräber. Stasera alle 21.30, sarà Alessandro Mandolesi, noto archeologo tarquiniese, attuale direttore scientifico del Museo di Montelupo, a paralre di “Tarquinia villanoviana, prima protagonista della talassocrazia etrusca”: un percorso che intende sottolineare come il dominio etrusco sul Tirreno viene riconosciuto da parte dei Greci sin dall’età del Ferro; ma quale era l’immagine costiera a supporto della talassocrazia etrusca? Partendo dallo studio dell’habitat marittimo come punto di osservazione privilegiato per capire lo sviluppo degli insediamenti costieri e il loro rapporto con le colonie occidentali, il prof. Mandolesi esaminerà nello specifico il caso della Tarquinia villanoviana che sembra essere la maggior protagonista di questo primo ruolo identitario tirrenico. In questa occasione, verrà inoltre presentato il primo volume di “Tyrrenikà. Studi, indagini archeologiche, ricerche subacquee lungo la costa tirrenica”, rivista nata dalla collaborazione con la ASD Assonautica di Tarquinia “G. Maffei”, con lo scopo di divulgare i contenuti delle conferenze.