Alcuni delegati dell'ente collinare hanno mal digerito la decisione deliberata nell'ultima riunione con 8 voti favorevoli e 5 contrari Concessione dei terreni, si torna al vecchio metodo: via libera del cda ma è polemica
TOLFA – «Per l’Università Agraria di Tolfa il futuro è lontano, anzi lontanissimo”. Questa in sintesi la denuncia di alcuni delegati dell’ente collinare che hanno mal digerito la decisione di qualche giorno fa deliberata nell’ultima riunione dei delegati con 8 voti favorevoli e 5 contrari e che vede il ritorno alla maniera atavica di assegnazione dei terreni in concessione agli utenti. “Con soli 8 voti favorevoli si è fatta marcia indietro e si è fatto ritorno al vecchissimo, superato e molto peggiorativo sistema di gestire la concessione dei terreni agli utenti. L’assemblea, infatti – spiega il delegato Felice Tidei – ha approvato l’emendamento proposto dal cda con cui viene modificato il regolamento relativamente al passaggio tra privati, non parenti dei terreni collettivi in concessione. A seguito infatti della richiesta di 6 delegati che, in considerazione di alcune imperfezioni presenti nel regolamento sulla concessione di terreni approvato dall’attuale amministrazione il 13 gennaio 2020, proponevano che il passaggio diretto tra utenti avvenisse oltre che nel caso di parentela entro il 3° grado anche nel caso di trasferimento tra coniugi di diritto e di fatto, il cda ha ritenuto di ritornare al vecchio metodo precedente addirittura alla precedente versione del regolamento approvato il 25 giugno 2001 prevedendo che ”sia consentito il passaggio tra utenti non parenti o affini nel caso che il fondo fosse mantenuto e lavorato non dal diretto concessionario ma da altre persone non concessionarie del fondo”. Il risultato ottenuto riporta l’ente anni addietro in contrasto al fatto che nelle premesse del regolamento si esprime chiaramente che “il passaggio di concessione tra privati potrà avvenire secondo i principi di legalità, trasparenza, equità e gratuità. Ciò è contenuto nell’art. 27 dove viene regolamentato il passaggio di concessioni tra utenti”. Ricordiamo che nel periodo di vigenza del nuovo regolamento, prima dell’attuale modifica voluta dal cda, l’ente ha assegnato tramite bandi pubblici nuove concessioni di terreni per più di cento ettari. E’ di dominio pubblico ed è stato anche convenuto in assemblea che quando, come è prassi comune, alla domanda di rinuncia di un utente venga contemporaneamente presentata per lo stesso terreno una domanda di concessione, ciò avviene non gratuitamente come è previsto dal regolamento. In aggiunta a ciò l’art. 23 del regolamento prevede che l’utente a cui è stata data la concessione debba apportare miglioramenti sul terreno concesso e che in base all’art. 25 la concessione decada se l’utente concessionario abbandoni il fondo oppure lo ceda a qualsiasi titolo. La proposta di modifica del passaggio delle concessioni presentata dal cda recita testualmente: “E’ consentito il passaggio tra utenti non parenti ed affini il cui fondo viene mantenuto e lavorato e vi siano dimostrazioni delle migliorie apportate (non specifica da chi). Sarà cura del cda valutare le richieste pervenute e concedere il passaggio della concessione”. Nella stessa assemblea è stato poi approvato l’emendamento al regolamento sulle concessioni proposto dai delegati Galimberti, Tidei, Guidoni, Morra, Maranini, Sfascia il quale consente il trasferimento diretto delle concessioni anche ai coniugi di diritto e di fatto. Dagli stessi delegati è pervenuta la proposta, poi approvata dall’assemblea, di riservare nei bandi di concessione terreni una quota non inferiore al 50% della superficie posta a bando, ad aventi diritto che non risultino già titolari di concessione. Nella stessa seduta si è proceduto all’approvazione del Bilancio Preventivo 2021 che presenta una previsione di entrate e di uscite pari a 1.789.500 euro con una notevole diminuzione rispetto al consuntivo dell’anno 2020 che presentava entrate ed uscite pari a 2.359.520 euro. Sul bilancio il delegato Giulio Galimberti si è espresso negativamente e non ha partecipato alla votazione.