De Angelis e Orsomando puntano i riflettori sugli operatori ecologici. Gubetti replica Mezzi fatiscenti e condizioni di lavoro precarie, è polemica
CERVETERI – Si riaccendono i riflettori sulle condizioni lavorative degli operatori ecologici di Cerveteri. A denunciare alcune “anomalie” e le condizioni “precarie” in cui i lavoratori operano sono i consiglieri Aldo De Angelis e Salvatore Orsomando che puntano il dito contro l’assessore all’Ambiente, Elena Gubetti. I due consiglieri d’opposizione hanno invitato l’Assessore ha effettuare un sopralluogo con il Dec «per vedere se ci sono tutti i mezzi previsti dalla gara d’appalto visto che, da capitolato, avrebbero dovuto essere “vecchi” non più di 2 anni e invece, a quanto sembra, la situazione è differente tanto che alcuni sono quasi sempre in manutenzione». I due consiglieri aggiungono che nell’arco dell’anno ai lavoratori sarebbero state fatte promesse non mantenute, sarebbero stati violati gli accordi contrattuali con cambi di livello e mancati scatti di anzianità e che la paga si aggirerebbe a circa 700 euro al mese. Una situazione ulteriormente aggravata dall’impossibilità di sapere quale sia la reale composizione societaria della Ati e con voci che vorrebbero in corso la cessione delle quote della ASV alla MSA.E poi c’è la questione dei servizi igienici utilizzati dagli operatori ecologici che, stando alle denunce dei due consiglieri, sarebbero fatiscenti. Ma a replicare punto per punto è stato l’assessore all’Ambiente, Gubetti. Già ieri il Rup e il Dec hanno effettuato un sopralluogo a «bagni e docce trovandole in buone condizioni», ha detto. Per quanto riguarda i mezzi, la situazione continua a essere monitorata: «Alcuni sono in riparazione – ha spiegato Gubetti – mentre altri sono fatiscenti». «La situazione dei lavoratori – ha proseguito ancora l’Assessore – è complessa, quanto la vicenda dell’appalto stesso: attualmente è in corso un tavolo interno tra società e rappresentanti sindacali». E Gubetti bacchetta i due consiglieri d’opposizione: «Talvolta qualcuno cavalca il malcontento dei lavoratori illudendoli che sia con mosse politiche di basso livello che si possano risolvere problematiche sindacali». Poi sulla qualità del servizio, l’Assessora ricorda le difficoltà avute questa estate per il conferimento dell’indifferenziata nella Regione Lazio. «È solo grazie al corretto funzionamento della raccolta, giunta al livello del 78,8% di differenziata, che il Comune di Cerveteri ha potuto trovare una soluzione al problema. Quindi il servizio tanto male non funziona, grazie proprio al lavoro dei dipendenti e alla buona volontà dei cittadini».