Mario Buzzi, giovane collinare diversamente abile, prova a dare dei consigli per rendere il paese più accessibile «Occorrono accorgimenti per migliorare la vita dei disabili»
ALLUMIERE – ” Allumiere è un paese alquanto vivibile anche se tutto in salita e discesa, ma penso che con dei piccoli accorgimenti la vita per me e altre persone con patologie di agibilità limitata e disabilità, renderebbe per noi molta più libertà di ora”. Ad esprimersi così Mario Buzzi, giovane collinare diversamente abile, il quale provando sulla sua pelle i disagi provocati dalle barriere architettoniche prova a dare dei consigli per rendere il paese più accessibile a tutti. “Come persona con una pesante disabilità provo a dare dei suggerimenti per abbattere le barriere e per semplificare la vita ad altri con patologie come la mia e patologie differenti ma gravi. La vita di un disabile è già difficile di per sé, un disabile qualunque cosa deve fare, la deve programmare sempre un giorno in anticipo e se occorre che è qualcosa di serio ad esempio una visita medica o solamente lo spostarsi da un paese all’altro, deve sempre cercare la disponibilità di un familiare o un amico, perché da soli riusciamo a fare ben poco (specialmente poi la mia situazione in quanto tetraplegico) soprattutto poi per la disposizione strutturale del paese tante cose non si riescono a fare. In primis bisognerebbe fare le strisce pedonali per disabili (magari nei punti più importanti come nella piazza del paese, al giardino di via Turati e quello davanti ai carabinieri) e che queste coincidano con la rampa di salita e discesa dell’attraversamento installando un piccolo paletto per non far mettere macchine davanti alla rampa. La piazza quando è stata fatta nessuno ha pensato all’attraversamento per uno che è sul carrozzino, ad esempio i pezzi di marmo a bordo strada che servono per incanalare l’acqua sono troppo profondi per le ruote quando uno gira per andare in tabaccheria dalla Noemi o al bar Centrale rischia di ribaltarsi se non c’è nessuno che lo sorregge di lato, lo stesso le griglie di marmo sempre nella piazza: qui le ruote della carrozza ci finiscono dentro. Basterebbe fare un piccolo attraversamento, un ponticello in marmo o qualcosa di piccolo dove sotto passa l’acqua ma sopra ci si può camminare con la carrozzina senza pericolo di ribaltassi o di rimanere incastrato. Ovviamente in questi punti che sto elencando occorre mettere un cartello che mostra l’attraversamento per disabili senza pericolo). Altra cosa che noi soffriamo tantissimo è il dentista che sta al quarto piano dove con la carrozzina io non potrò mai entrare e andare e lo stesso l’ambulatorio quello vicino al bar si dovrebbe provvedere con un montacarichi per salire e scendere (oltretutto ci dovrebbero essere anche fondi della Regione credo per quanto riguarda questa barriera architettonica gravissima). Un’altra cosa che per noi disabili molto scomoda sono le piste all’interno del parco del giardino del fabbricone: sono troppo strette una ruota è sulla pista e una esce fuori e quindi è impossibile girare il parco, perché quando si viene giù per la discesa la ruota che esce fuori sta sui sassi e la carrozza sobbalza e per uno come me che non ha l’uso delle mani rischia
di scivolare dal sedile e cadere per terra. I locali per la maggior parte sono sprovvisti di pedana d’accesso per disabili e di bagno (però tenendo conto che i locali sono di vecchia data e le misure sono quelle uno si deve adeguare purtroppo ci sono cose non volute dai gestori ma che non possono proprio modificare). Un grave problema, poi, è che non ci sono bagni pubblici per disabili nel paese: se uno è in piazza devi arrivare giù al giardino del fabbricone con la speranza che il cancello sia aperto. Purtroppo i disabili non possono usufruire del bagno normale. Per quanto riguarda i marciapiedi questo sarebbe un discorso lungo, ma anche qui si può fare qualche piccolo miglioramento, ma queste fanno parte di un paese antico e bisogna arrangiarsi per quanto riguarda le misure e gli spazi da percorrere, basterebbe solo riparare dove sono rovinati. In qualunque giardino ci sono le altalene da disabili, quelle in cui si può salire sopra con il carrozzino (io sono vecchio e non mi servono come altri qui al paese) però può succedere negli anni di avere (speriamo di no) qualche bimbetto/a su un carrozzino e qui da noi non ci sono. In ogni posto del paese (ovviamente tipo la scalinata delle cascine dove c’è l’oreficeria di Papa, le scalette del giardino della polveriera, le scalette del giardino dei carabinieri (poi non lo so se mi sfugge qualche altro posto) si potrebbero fare delle rampe che sono molto più economiche del montacarichi. Non vedo (magari mi sbaglio) pedane per disabili sul pulmino della scuola almeno in quello giallo, quell’altro non lo so se è attrezzato, ma non penso che siano idonee per un bambino o una bambina disabile. Un altro problema è per un disabile andare al Faggeto con la sbarra: se è abbassata la carrozzina non passa (è tanto che non vado, ma smisi di andarci perché era sempre abbassata e mi fu detto di farmi fare le chiavi del lucchetto così poteva aprire da solo) adesso non lo so se qualcosa è cambiato, ma se uno viene da fuori come fa ad entrare nel parco? Come ad esempio: quando si arriva su in cima alla salita dove ci sono i bivi il pezzo sterrato che conduce alla bianca, sarebbe bello l’estate, montare le pedane in legno o plastica (per non alterare l’ambiente rimovibili come quelle che montano all’estate sulla spiaggia per noi disabili il Comune e stabilimenti) che volendo anche noi possiamo arrivare e passeggiare nel bosco (cosa che non ho più potuto fare solo in maniera limitata) perché sullo sterrato è tutto un sobbalzo e le ruote si impuntano. Quando c’è la festa più grande del paese “il Palio” per noi disabili ci sono posti molto limitati e scomodi e non sono per tutti perché è un piccolo spazio, non ci sono cioè non c’è una tribuna come nei concerti per i disabili, siamo costretti a stare in mezzo alle persone e non vedere il Palio in quanto stando seduti siamo alti 1 m 40 quindi capite da soli. Non c’è una fontanella comoda per disabili quindi sarebbe necessario installarne qualcuna. Infine c’è da rilevare che all’ingresso del giardino sotto i carabinieri, l’asfalto è distrutto e d
all’altra parte ci sono sempre macchine davanti alle rampe per poter scendere salire dal marciapiede. Per non parlare poi dei parcheggi riservati per noi disabili che vengono sempre occupati da normodotati”.