Lo dice l’assessore all’Urbanistica Leonardo Roscioni che spiega alcune importanti novità per la rigenerazione urbana di Civitavecchia «In arrivo delibere per la riqualificazione della città»
«In arrivo delle delibere di consiglio comunale molto importanti per la riqualificazione del patrimonio edilizio della città». Lo dice l’assessore all’Urbanistica Leonardo Roscioni. Dopo la delibera di giunta del dicembre scorso che ha applicato anche sul territorio di Civitavecchia la legge regionale 7-2017 “Disposizioni per la rigenerazione urbana e per il recupero edilizio” approvando la cartografia cittadina in cui per legge sono possibili gli interventi, l’Ufficio urbanistica (dopo un confronto con gli Uffici regionali) ha approntato le proposte di delibere attuative degli articoli 3, 4 e 5. La prima delle tre proposte di delibere che saranno nei prossimi giorni portate all’attenzione della commissione urbanistica e poi del consiglio comunale è quella applicativa dell’articolo 3, comma 1, della Legge regionale. «Ferma restando – spiega Roscioni – la possibilità che tutti i soggetti pubblici e privati propongano i programmi di rigenerazione urbana previsti all’articolo 2, si prevede che il Comune promuova tali programmi in alcune zone. Si pensa alla riqualificazione e recupero edilizio di tessuti densi di case basse, alcuni complessi di edilizia residenziale pubblica e alle aree industriali dismesse». Gli ambiti individuati sono: a) Italcementi-via della Polveriera-via Braccianese Claudia e aree contigue; b) via Terme di Traiano-viale Europa- via Achille Montanucci ed aree contigue; c) Zona Frascatana-via Tevere-via Benci e Gatti ed aree contigue; d) Zona Stadio Fattori-zona Punta del Pecoraro ed aree contigue. La seconda delibera riguarda l’applicazione dell’articolo 4 della legge regionale e prevede che, per edifici di superficie lorda inferiore a 10mila metri quadri, sono ammessi interventi di ristrutturazione edilizia, anche di demolizione e ricostruzione. Infine la terza Delibera applica l’articolo 5 della legge regionale 7-17, inserendo nelle norme tecniche del Prg l’ammissibilità di ampliamenti pari al 20% del volume o della superficie utile esistente, per un incremento massimo di 70 metri quadri di superficie, finalizzati al miglioramento energetico ed all’adeguamento sismico.
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