CALCIO ECCELLENZA I nerazzurri cedono le armi per 3-2 sul campo dell’Aranova La Vecchia non rialza la testa
Marco Grande
Due sconfitte ed una vittoria, risalente già a due settimane fa: è questo il bilancio del Civitavecchia Calcio 1920 di mister Massimo Castagnari, che cade per 3-2 sul campo dell’Aranova in quello che è stato il terzo turno di Eccellenza laziale.
Tre punti in altrettante sfide, di fatto, rappresentano il bottino da cui i tirrenici dovranno ripartire prossima settimana, quando se la vedranno in casa contro i romani dell’Ottavia; la gara di domenica ha evidenziato le molteplici lacune difensive già viste in occasione del tonfo interno subito per opera della sempre più capolista W3 Maccarese, che nell’ultimo turno a sua volta ha liquidato in casa con un secco 4-0 il Grifone Gialloverde.
La guida tecnica nerazzurra schiera tra i pali Scaccia, disponendo in difesa Fatarella, Caforio e Scardola; il duo di centrocampo è formato da La Rosa e Proietti, con Mancini e Funari presenti sulle fasce. Luciani, Pippi e Ruggiero, infine, compongono il tridente d’attacco.
Neanche il tempo di iniziare che subito i padroni di casa mettono la testa avanti: è appena il quindicesimo quando Taglioni, superato Mancini, mette in condizione Monteforte di battere l’estremo difensore dei civitavecchiesi.
La Vecchia prova a trovare la via del pareggio con Funari e Ruggiero, sebbene non ci sia riuscita; il primo, tra l’altro, superato il trentesimo lascia i compagni di squadra in dieci in virtù di una doppia ammonizione.
Appena al quarantaseiesimo Fagioli approfitta di una difesa, quella tirrenica, totalmente assente, per siglare la rete del raddoppio. La marcatura del 3-0, poi, arriva poco prima dello scoccare dei due terzi del match, sempre con Monteforte.
Sembra essere la fine della partita, tuttavia sarà soltanto la rinascita parziale degli uomini di patron Presutti: al 24esimo il subentrato Cerroni trasforma il calcio di rigore che si è procurato, mentre dodici minuti più tardi sarà Panico, autore del goal del definitivo 3-2, a ridare speranza ai suoi per provare a concludere la partita almeno sul punteggio di parità. Falsa speranza che però di certo riduce un passivo che sarebbe stato ancor più difficile da digerire, a maggior ragione dopo le tre reti incassate dalla W3 Maccarese una settimana prima.
C’è sicuramente molto da lavorare per gli uomini di coach Castagnari, ma ciò che rincuora gli stessi è che si è giunti soltanto alla terza giornata e che il tempo a disposizione per ripartire c’è. Alzare la testa domenica prossima contro l’Ottavia, però, a questo punto è la parola d’ordine sulla base del quale ricominciare.
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