Francesco Corniglia torna a chiedere una rapida soluzione sul caso scuole «O rivediamo gli orari di ingresso e uscita o aumentiamo le corse dei mezzi pubblici»
MONTALTO – Gli studenti di Montalto di Castro ancora alle prese con i tanti disagi legati agli ingressi scaglionati a scuola e la mancanza di adeguati collegamenti dei trasporti. Torna a prendere la parola il consigliere comunale d’opposizione Francesco Corniglia: «Uno potrebbe chiedersi cosa c’entra la foto di una padella sporca in un lavandino con il problema degli orari scolastici scaglionati e delle poche corse del trasporto pubblico che sta interessando la Tuscia. C’entra eccome, purtroppo – afferma Corniglia – Perché troppo spesso il tema viene sottovalutato o circoscritto al solo problema del tempo. Stare fuori casa fino a dodici ore continuate, implica necessariamente la risoluzione del problema alimentare. Eh già perché i nostri ragazzi mangiano, hanno questa cattiva abitudine e per di più alla loro età dovrebbero mangiare tanto e anche bene. Addio a pastasciutte fumanti, secondi caldi, contorni di verdure e frutta a meno che non si portino a scuola un cestino termico da pic-nic. Eppure la politica da sempre si straccia le vesti e si riempie la bocca di dichiarazioni ed intenti per preservare e migliorare il benessere alimentare dei ragazzi. Ma qualcuno ci pensa a questo problema o le famiglie (che non scordiamolo pagano fior di tasse per mantenere i servizi pubblici scuola, salute, e trasporti) devono arrangiarsi e lasciare che i loro figli si nutrano per l’intero anno con merendine, panini, hamburger e simili?» « Oltre al forte disagio psico-fisico dovuto al poco tempo a disposizione per lo studio, lo sport ed il tempo libero che aumenta pericolosamente il loro livello di stress – prosegue Corniglia -, si aggiunge quello dell’alimentazione. In fin dei conti sono ragazzi, cosa vuoi che siano dodici ore fuori casa e che si arrangino in qualche modo loro e le loro famiglie senza protestare più di tanto. Questa è la risposta che la Regione Lazio vuol dare? Sicuramente no, ma allora è necessario che i responsabili dei servizi trovino il prima possibile una soluzione. O rivediamo gli orari di ingresso ed uscita o aumentiamo le corse dei mezzi pubblici. Altre soluzioni non ci sono».
©RIPRODUZIONE RISERVATA