S. Marinella città antifascista, ma la maggioranza si divide
SANTA MARINELLA – Da ieri Santa Marinella è una città antifascista. La cosa strana è che la mozione presentata dal sindaco Pietro Tidei non ha ottenuto i voti dell’intera maggioranza in quanto, alcuni suoi rappresentanti, al momento della votazione, hanno lasciato l’aula. Quasi a voler dire, noi siamo fascisti e questa mozione non l’approviamo. Quella a cui abbiamo assistito ieri l’altro è stata una scenetta quasi comica, se non fosse che il tema della mozione aveva uno scopo ben preciso, e cioè dire che Santa Marinella aborrisce la violenza fascista. Prima della votazione, i consiglieri di maggioranza Verzilli, Befani e Angeletti, lasciavano l’aula, insieme al consigliere di opposizione Calvo, non favorevoli alla mozione. In pratica, è come dire che Tidei governa con tre consiglieri fascisti in una giunta di sinistra. Sarà da vedere ora cosa farà il primo cittadino, anche se al momento di votare e vedendo tre dei suoi allontanarsi, ha esclamato “ecco i fascisti che abbandonano l’aula”. Una vera e propria dimostrazione che la maggioranza è sostenuta da alcuni consiglieri nostalgici del ventennio. “Come nella migliore pellicola hollywoodiana Kramer contro Kramer – dicono in una nota i dirigenti del Centro Studi Aurhelio – i consiglieri della lista Tidei hanno abbandonato lo stesso sindaco, insieme a qualche membro dell’opposizione. Il che lascia libera interpretazione sull’insuccesso della manovra del Sindaco, la cui mozione antifascista, non è stata votata dai consiglieri fascisti della lista Tidei che però lo mantengono in sella. Praticamente, secondo il sillogismo aristotelico, Tidei è ancora al governo grazie ai fascisti. Nella carriera del Sindaco, una simile pagliacciata non si era mai vista. Il tentativo di coagulare intorno a sé più larghi consensi, si è di fatto infranto sulla sua maggioranza, proprio all’alba del 28 Ottobre, anniversario della Marcia su Roma”.©RIPRODUZIONE RISERVATA