Commento al Vangelo della Domenica Questa vedova ha gettato nel tesoro più di tutti gli altri!
Don Ivan Leto*
Con uno stile di denuncia profetica Gesù ammonisce il popolo contro quei capi religiosi che, invece di porsi al servizio della gente, si affannavano solo per il loro onore guadagno personale. Maestri che avevano il ruolo di guide, ma in realtà disorientavano. Eppure, in un quadro così scoraggiante, Gesù disegna una povera vedova (Mc 12,38-44), ed è proprio grazie a lei che il dipinto acquisisce bellezza perché ella testimonia e insegna la vera fede e la vera devozione, che appunto non è fatta di apparenza, di superfluo, ma di sostanza. Questa vedova ai margini del Tempio e della società, compie un gesto d’amore straordinario. Lo fa anche senza mettersi in mostra, lo fa senza rendersi conto che ciò che sta compiendo di fronte a Dio è un gesto inestimabile, dal momento che mette nel tesoro tutto ciò che le serviva per vivere. Gesù, seduto davanti al gazofylakion (cassetta dove si depositavano le offerte del Tempio), dà la sua ultima lezione e lo fa rendendo omaggio a una povera vedova. Con le sue due monete di appena un grammo di rame ognuna, lei “ha gettato tutto quello che aveva, tutto quanto aveva per vivere” (v.44). Come diceva San Francesco D’Assisi: “Limitare il dono in anticipo dicendo: arriverò fin lì, ma non oltre, significa non dare assolutamente nulla”.
*Don Ivan Leto
parroco di San Gordiano
Diocesi Civitavecchia Tarquinia