Dura l’associazione Civitavecchia C’è che interviene a gamba tesa contro la giunta «Dopo trenta mesi di Tedesco speranze arenate»
«Sono trascorsi trenta mesi da quando la giunta Tedesco si è insediata nel palazzo del Pincio e dobbiamo costatare che le speranze di cambiamento, che nutrivamo, dopo la gestione amministrativa penta stellata, che non aveva saputo cogliere l’occasione di rilanciare la città, purtroppo si sono tristemente arenate». Inizia così una lunga nota dell’associazione Civitavecchia c’è che punta il dito contro l’amministrazione guidata da Tedesco elencando una lunga lista di “colpe”. Si va dallo Spigarelli con il bando rifatto, passando per Saraudi, mercato, Frasca e Fiumaretta e molto altro fino ad arrivare alla gestione dell’impiantistica sportiva. Associazione critica anche sul nuovo regolamento per le installazioni esterne «che tradisce – scrivono dall’associazione – lo scopo per cui sono nati ovvero concede più spazi da attrezzare all’esterno per chi ne ha già tanti all’interno e non viceversa. Inoltre aggiunge ai due anni già trascorsi altri quattro per eliminare le strutture coperte e similari non a norma, mentre non permette, pena salate multe e demolizione immediata, qualora l’equivalente venisse costruito da chi è stato sempre in regola permettendo una concorrenza sleale assolutamente da evitare. Come era da evitare la chiusura del Pirgo per problemi di staticità, stranamente non esistenti alcuni mesi fa per darlo ad un privato». C’è poi la questione Enel con la riconversione della centrale a gas contro cui la città e il consiglio si sono espressi con un secco no ma che ora è caduta nel silenzio più assoluto, per non parlare poi dell’uscita dall’Area metropolitana. Insomma per Civitavecchia c’è «la situazione è al limite della sopportabilità».
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