La convocazione per lunedì per discutere della prospettive occupazionali future Minosse, la vertenza approda in Regione
La vertenza Minosse approda sui tavoli regionali. Per il 15 novembre infatti, è stato convocato un incontro in regione per discutere di quelle che sono le prospettive future per i lavoratori dell’impresa che, anche oggi, saranno in sciopero dopo i presidi di ieri fuori Molo Vespucci e di lunedì fuori i cancelli di Tvn. «Minosse è un’impresa portuale e i lavoratori sono portuali – ha sottolineato il segretario della Filt Cgil Alessandro Borgioni -la logistica è quindi l’unica soluzione; per questo abbiamo letto con favore la presa di posizione dell’Adsp che, nell’incontro della scorsa settimana, ha chiesto ad Enel concretezza, progettualità e piani operativi rispetto alla centrale Tvn e al possibile coinvolgimento di Enel Logistics». E questo, per la Filt, è anche il momento delle domande: «Cosa succederà nei prossimi anni a Tvn? – si chiede – il carbone continuerà ad essere scaricato, committenza ed appaltatore continueranno a fare utili e i lavoratori continueranno a perdere? Un’ipotesi che non accettiamo più. Chi fa la strategia produttiva, l’azienda o le istituzioni che governano la città?». Solidarietà da parte del gruppo consiliare del Pd ai lavoratori Minosse. «La vertenza non può essere considerata di natura locale ma riveste un’importanza di livello nazionale – spiegano – nei processi che riguardano la transizione a modelli di sviluppo sostenibili e meno impattanti l’obiettivo primario non è la distruzione ma la creazione di nuovi posti di lavoro». Per il consigliere regionale di Italia Viva Marietta Tidei la vertenza è la spia di un allarme che rischia di degenerare in un’emorragia di posti di lavoro «se non si mette in campo fin da subito – chiarisce – un’idea di riconversione e di sviluppo degna di questo nome».
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