Drastica diminuzione, intanto, delle assistenti sociali della città etrusca che si occupano del progetto Reddito di cittadinanza: Ladispoli aspetta lo sblocco dei finanziamenti da parte di Cerveteri
LADISPOLI – Entro pochi giorni Cerveteri dovrebbe finalmente cedere le chiavi informatiche a Ladispoli così da farla accedere ai finanziamenti per l’attivazione dei Puc (progetti utili alla collettività). A garantirlo sarebbe stato proprio il comune di Cerveteri durante l’incontro di giovedì con i rappresentanti della vicina Ladispoli. Una volta sbloccati i finanziamenti, ancora nel cassetto della città etrusca, si potrà così partire con l’attivazione dei piani per l’impiego dei percettori del reddito di cittadinanza. Il compito sarà molto probabilmente affidato a una cooperativa, come spiegato dal consigliere comunale e delegato ai Progetti di pubblica utilità per i fruitori di sussidi statali, Luca Quintavalle. Affidamento tramite bando che potrebbe avviarsi a compimento già tra un paio di mesi. Nel frattempo, però, i disagi rimangono. Delle circa 10 assistenti sociali assunte da Cerveteri per occuparsi proprio dei Redditi di cittadinanza, al momento ne sarebbero rimaste solo tre. Situazione che va a rallentare l’iter burocratico. E il comune etrusco (non più capofila del distretto socio sanitario da luglio), avrebbe assicurato l’assunzione di altri assistenti sociali, così da risolvere la problematica. Intanto, mentre da un lato la città balneare è ormai pronta e solo in attesa dello sblocco dei fondi da parte della città etrusca, per l’attivazione dei servizi a favore della collettività su cui impiegare i percettori del reddito di cittadinanza, dal canto suo, invece, proprio Cerveteri i Puc sembrano essere fermi al palo. A farlo notare nelle settimane scorse era stato il consigliere di minoranza, Alessandro Magnani che proprio sull’argomento aveva deciso di presentare un’interrogazione al sindaco Pascucci. «Un anno fa, in consiglio comunale, l’assessore Cennerilli ci aveva assicurato che eravamo sul punto di partire anche a Cerveteri, dopo mille difficoltà», ha detto Magnani. «Ma non abbiamo visto ancora nessun progetto in campo quindi, per la terza volta in tre anni, chiediamo al Sindaco a che punto siano i Puc a Cerveteri, Quali sono e che fine hanno fatto i Puc che erano prossimi a partire nel dicembre 2020?», chiede Magnani all’amministrazione, puntando i riflettori anche sul numero degli assistenti sociali rimasti ad occuparsi della vicenda: Quante sono attualmente gli/le assistenti sociali inserite in organico a dicembre scorso e dedicate a questo scopo? È notizia di un mese fa l’apertura dello sportello comunale del lavoro. Secondo i comunicati stampa – ha proseguito Magnani – “una vera e propria rete dedicata alle problematiche connesse al lavoro e alla ricerca di un’occupazione”, con dentro un’agenzia interinale, Caf e “personale dell’ufficio servizi sociali”. A questo punto ci viene spontaneo domandarci se ci sono ancora quegli assistenti sociali dedicati ai Puc assunti l’anno scorso, oppure se anche questa promessa è finita in cantina».