Il sindaco risponde alla minoranza: «Ci stiamo già lavorando senza necessità di sollecitazioni» Piano regolatore, Tidei: «Non abbiamo bisogno di consigli»
SANTA MARINELLA – Risposta pepata del sindaco Pietro Tidei che non accetta le critiche che vengono dai gruppi di minoranza in merito al piano regolatore.
“Ancora una volta mi ritrovo a rispondere – dice Tidei – ad un comunicato che non ha senso. A proposito del piano regolatore, chi scrive arriva secondo, nel nostro programma c’è la revisione del piano regolatore generale che si chiama il Piano Urbano Generale del Comune. Lo abbiamo già discusso in maggioranza, stiamo cercando architetti e urbanisti di qualità a cui affidiamo la revisione del piano regolatore generale. Non abbiamo bisogno di consigli».
«Mi sorprendo – aggiunge il perché non ho sentito mai nessuno parlare in venti anni, stavano all’opposizione quando c’era Bacheca, in dieci anni perché non hanno presentato una mozione? Quando scrivono sollecitiamo la Giunta Tidei, sappiano che la Giunta Tidei lo sta già facendo e quindi senza bisogno di essere sollecitata da nessuno. E non dicessero sciocchezze perché siamo quelli che non abbiamo approvato lottizzazioni, non costruiamo su terreni agricoli perché sono zone in espansione, abbiamo evitato una grande speculazione edilizia perché se la Regione Lazio avesse venduto quei terreni ad un privato, e poteva farlo com’è nel piano di valorizzazione della Regione, lì si che avremmo avuto una speculazione edilizia. Invece li abbiamo bloccati, li abbiamo espropriati a prezzi politici che non sono prezzi di mercato ovviamente, speculativi, invece di dirci grazie ci vengono a dire, si costruisce. Sono terreni che dal 1976 sono edificabili perché compresi nella zona di espansione”. “Invece credo che noi abbiamo avuto una giornata storica – conclude il sindaco – finalmente abbiamo espropriato i terreni e ce li hanno consegnati per dare una casa a basso costo, non speculativo, a quei tanti poveri Cristi che la casa non se la sarebbero mai fatta. Ovviamente c’è qualcuno, abbastanza ricco, che chiaramente si preoccupa che con le case popolari si deprezzano le sue proprietà. Questo pensiero, probabilmente, non è da sinistra, da Rifondazione, probabilmente è da destra. Mi sembra un’azione calmieratrice questa che fa bene, comunque, al mercato”.
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