La coalizione guidata dal sindaco Tedesco deve adesso indicare la strada da seguire dopo l’assemblea pubblica alla Pucci. La delibera per la variante urbanistica è ormai pronta Frasca, la parola spetta alla maggioranza
Sulla Frasca la parola spetta adesso alla maggioranza. L’assemblea pubblica di martedì, infatti, organizzata dall’amministrazione Tedesco rappresentata per l’occasione dal presidente del consiglio Emanuela Mari e dal capogruppo di Forza Italia Massimo Boschini per conoscere futuro e prospettive dell’area, attraverso gli interventi tecnici e puntuali dell’architetto Enza Evangelista e del dirigente dell’Adsp, l’ingegner Maurizio Marini, ha confermato – se mai ce ne fosse bisogno – che adesso è compito della coalizione indicare la strada da seguire. La delibera per la variante urbanistica, la cui approvazione è necessaria per dare finalmente il via ai lavori di riqualificazione, è praticamente pronta. I rinvii in commissione, la discussione nel corso delle riunioni, le assenze di parte della maggioranza e poi la sospensione all’ultimo consiglio comunale, chiesta dalla stessa coalizione, per ulteriori approfondimenti hanno portato ad un rallentamento generale. Oggi la delibera è pronta, anche con un emendamento tecnico scritto dal nuovo dirigente all’Urbanistica Mauro Nunzi. La scelta è quella di arrivare in Consiglio, superando ogni tentennamento e ritrosia, oppure tornare di nuovo in commissione a discutere su aspetti che però, in assemblea, sono stati chiariti, a partire dalla necessità di arretrare le famose casette – che la Sovrintendenza avrebbe voluto abbattere – ricostruendole con materiali compatibili con l’area e più funzionali. Garantita poi la fruibilità di tutta la costa, del mare e senza costi per i civitavecchiesi, che potranno continuare a godere di questa parte di litorale, uno dei luoghi del cuore di Civitavecchia. Sarà realizzato anche un nuovo scalo di alaggio per i diportisti. Il tutto in un’iniziativa di valorizzazione dell’area – per un progetto da 3,5 milioni di euro che diventano 10,8 in totale se si considerano anche gli altri due interventi previsti, compreso quello alla Mattonara – ferma al palo da anni, con finanziamenti disponibili e progetto approvato, ma che attende ancora l’approvazione della variante urbanistica, su cui ci sarebbe l’ok anche dell’opposizione, da parte del Comune.
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