Tolfa, una mozione per chiedere la sostituzione della via intitolata a Giorgio Almirante
TOLFA – «Abbiamo presentato una mozione affinché venga finalmente sostituita l’indegna via intitolata a Giorgio Almirante, voluta dall’allora sindaco Alessandro Battilocchio che pur avendo sempre proclamato di rispecchiarsi negli ideali del Socialismo, ha pensato di dare lustro e memoria ad un fascista mai pentito che fu parte attiva nel sostenere e promuovere il manifesto della razza del 1938». Così in una nota gli esponenti di “Tolfa cambia”, Mario Curi e Chiara Riversi, e del “Pd Tolfa”, Sharon Carminelli e Marcello Chiavoni. “Giorgio Almirante dovrà essere sì menzionato, ma solo nei libri di storia – affermano – per non dimenticare un passato che ancora oggi si affaccia con inquietanti e pericolosi rigurgiti e sembra affascinare chi, in spregio delle istituzioni democratiche che dovrebbe rappresentare”, ha voluto commemorarlo intitolandogli una via del nostro paese: Tolfa che durante il regime ha nascosto, difeso e protetto chiunque fosse perseguitato, che ha visto deportare e sterminare la famiglia Piperno. Questa via offende la loro memoria e il sacrificio di centinaia di giovani che hanno combattuto per la libertà ed è nostro dovere salvaguardare quei valori su cui si fonda la nostra Repubblica”. “A chi mi chiede: tu sei fascista? Rispondo per ora e per sempre: la parola fascista io ce l’ho scritta in fronte” Ecco chi era Almirante – si legge nella mozione – Un fascista della prima ora che aderì alla RSI arruolandosi nella Guardia Nazionale Repubblicana e che il 30 aprile 1944 fu nominato capo gabinetto del ministero della cultura popolare presieduto da Fernando Mezzasoma. E’ stato il capo indiscusso di nostalgie imbarazzanti talvolta nutrite dall’illusione di aver ancora davanti pezzi importanti di futuro. Insomma, il capo vero dei nostalgici e dei ragazzi di Salò. Un fascista convinto che non solo non ha mai rigettato il fascismo, ma addirittura, fu segretario del comitato di redazione della rivista antisemita e razzista “la difesa della razza”, una rivista periodica di matrice hitleriana dove il non ancora trentenne diventerà Segretario di redazione, pubblicando il “Manifesto della razza” nel 1938. Pagine della vita del leader neofascista che hanno sempre fatto indignare soprattutto le comunità ebraiche ogni qual volta è spuntata l’idea di una riabilitazione post- mortem attraverso l’intitolazione di targhe, piazze o strade. Chi ricorrentemente propone di dedicare vie cittadine o come nel nostro caso, le ha già intitolate, alla memoria di Almirante, ama ricordarlo patriota e illuminato democratico, persino salvatore di ebrei, lasciando invece nascosto dietro le quinte il suo passato di razzista, sostenitore convinto di un regime dittatoriale e antisemita. Un doppiopetto, anche di buona sartoria però, non può nascondere il passato. E il nostro dovere, come cittadini e come rappresentanti delle istituzioni, è ricordarlo, a noi stessi e a tutti coloro che cercano di dimenticarsene e di farlo dimenticare ai suoi seguaci. Proprio in questi giorni abbiamo tutti appreso dell’indegna squadrista azione di attacco alla casa nazionale del lavoro, la CGIL. Dalla quale si evince chiaramente la matrice neofascista. Inoltre a Tolfa più volte abbiamo assistito a tentativi di rievocare ed esaltare il fascismo, attraverso l’affissione di materiale propagandistico del regime (sulla sede del pd e sui muri di Tolfa). Per tutti questi motivi, chiediamo al consiglio comunale di: Ribadire con forza che il comune di Tolfa è antifascista e condanna qualsiasi forma di rievocazione ed esaltazione del Fascismo; che di conseguenza non può accettare che esista una via dedicata a un fascista e razzista dichiarato, rimuovendo la Via presente; chiede inoltre di sostituirla,con una via intitolata a Virginia Piperno, cittadina tolfetana deportata insieme alla famiglia e uccisa dai fascisti perché ritenuta colpevole di essere Ebrea. Riponendo fiducia nel forte senso delle istituzioni, della democrazia e del rispetto della Costituzione,chiediamo di approvare quanto detto sopra”.