Lavori per lo svincolo di Aranova, botta e risposta Severini-Calcaterra
FIUMICINO – E’ polemica a Fiumicino sul cantiere aperto da Anas su via Aurelia per sistemare lo svincolo che porta ad Aranova. Ad accendere i riflettori è il capogruppo della lista civica Crescere Insieme, Roberto Severini, che afferma: «Il cambio di viabilità deciso dall’Anas ha letteralmente isolato l’intero quadrante, in particolare la zona che va dal bivio di Testa di Lepre, al Todis, a via Fraccaroli fino ad arrivare a via Michele Rosi, centro di Aranova». Per Severini, «la chiusura di via Arturo Pompeati Luchini costringe a fare dei giri impensabili, assolutamente pericolosi per un eventuale soccorso medico con ambulanza e comunque deleteri per la normale vita sociale dei residenti; pensiamo all’andare e tornare da scuola, o alle imminenti Festività. L’entrata ad Aranova è bloccata, ma per chi viene da Roma il problema è relativo, perché può ‘allungarsi’ ed entrare a quella successiva, poi fa inversione e arriva ad Aranova, allungando di circa un chilometro. Il dramma – prosegue Severini – è per chi abita dal Consorzio Spadolino in giù, fino al bivio di Testa di Lepre, altezza cooperativa della carne, per intenderci. Stante la chiusura del bivio prima del sottopasso, la strada da fare obbligatoriamente è: scendere al bivio di Testa di Lepre, prendere l’Aurelia in direzione Roma, superare il bivio di Fregene prima e quello di Castel di Guido poi, fare inversione di marcia, tornare indietro sempre sull’Aurelia, superare il centro sportivo, rifare inversione e infine arrivare. Totale, 13 chilometri circa… Una follia. Faccio appello al Sindaco affinché chiami Anas e trovi una soluzione alternativa praticabile, perché di certo non possiamo restare 4 mesi in queste condizioni. Mi chiedo anche – conclude – come mai nessuno dell’Amministrazione ci abbia pensato, eppure cìò che è stato fatto a Fiumicino, proprio dietro al Comune, è la prova che soluzioni diverse ce n’erano, dove mentre il cantiere andava avanti parallelamente è stata costruita la nuova viabilità, senza blocchi totali. Sarà che il nord è tanto lontano dal Comune, in tutti sensi, ma questo cantiere dell’Anas, così organizzato, sembra essere una punizione per Aranova». Immediata la replica. «Il cantiere per il nuovo svincolo di Aranova sull’Aurelia va avanti a grandi passi e questa è un’ottima notizia», afferma il capogruppo del Pd, Stefano Calcaterra, aggiungendo: «Le deviazioni del traffico si sono rese necessarie per accelerare il più possibile l’intervento. E’ inevitabile che un’opera del genere, nella fase in cui è, crei qualche disagio alla viabilità. Cosa che le cittadine e i cittadini capiscono perfettamente perché sanno che, alla fine, saranno loro i primi beneficiari dell’intervento». «E infatti la polemica non arriva certo da loro, che non vedevano l’ora che iniziassero i lavori – aggiunge Calcaterra -. Viene da chi proprio non riesce a rassegnarsi al fatto che l’amministrazione Montino ha ottenuto un altro grande risultato grazie alla collaborazione costante con Anas. Una polemica inutile che manifesta solo la consapevolezza di non avere un argomento vero per attaccare l’amministrazione. Non si rassegna». «Che si cerchi di accelerare i tempi e di non sprecare soldi pare essere deprecabile. Forse preferiscono i cantieri infiniti, così poi possono lamentarsi che il cantiere non si chiude mai. Il paragone con il plateatico di Foce Micina, poi, è talmente ridicolo che neanche vale la pena controbattere – commenta ancora il capogruppo -. Due interventi radicalmente diversi, in due aree del territorio completamente diverse, cantieri di enti diversi: ma come si fa a paragonarli?». «Severini lasci fare i lavori ai tecnici e ai professionisti che li sanno fare e si metta seduto ad aspettare di vedere l’opera completata – conclude -. Tanto sappiamo già che un giorno dopo l’inaugurazione ci ritroveremo con una mozione, un ordine del giorno, una polemica sul fatto che secondo i suoi amici il raggio della rotonda poteva essere di 3,5 centimetri in più invece che in meno. Ci siamo abituati: quando non riescono a spacciarsi per i promotori degli interventi, si inventano una polemica sul niente». E subito arriva la controreplica di Severini: «Abbiamo letto e prendiamo atto delle parole stizzite di Calcaterra, ma ci teniamo a dire che il Consigliere sbaglia il suo obiettivo: non ce la prendiamo con il Comune, abbiamo solo chiesto alla nostra Amministrazione di farsi portavoce con Anas per fare al più presto una viabilità alternativa. Quello che ci chiediamo – spiega – è: ma dove vive il consigliere Calcaterra? Non è anche lui di Aranova? Basterebbe farsi un giro sui social per capire il malcontento che c’è tra la popolazione. Come abbiamo ribadito, siamo molto contenti dell’inizio dei lavori sullo svincolo di Aranova, ma i residenti stanno vivendo troppi disagi. La situazione è questa: da via Fraccaroli a via Michele Rosi siamo completamente isolati dalla chiusura di via Pompeati Luchini. Aranova è una località che copre un vasto territorio e quelle interessate dal cantiere sono le sue arterie principali». «Ci auguriamo – conclude Severini – che arrivi presto la viabilità alternativa auspicata. Noi confidiamo nel buonsenso e nell’esperienza dei tecnici, poi sarà il tempo a dire chi aveva ragione e se questa risoluzione porrà fine agli innumerevoli disagi». Calcaterra non ci sta e controbatte ancora: «Vedo che il consigliere Severini ancora non riesce darsi pace e allestisce vere e proprie carnevalate pur di continuare a far parlare di sé. Sui social, anche sui suoi canali, ci sono moltissime persone che sono contente che si stia, finalmente, lavorando per il nuovo svincolo di Aranova e che fanno notare come sia bizzarro lamentarsi prima perché le cose non si fanno e poi perché si fanno – prosegue Calcaterra -. Questo gravissimo disagio di cui parla Severini è, in realtà, davvero sopportabile: semplicemente per entrare ed uscire da Aranova bisogna fare un giro più largo. Tutto qui. Per carità, nessuno nega che possa essere un po’ fastidioso. Ma stiamo parlando di un inconveniente che durerà qualche settimana: quelle necessarie ai lavori in corso».