Ieri ad Allumiere l’ultimo saluto al noto musicista, direttore della banda Addio al maestro Paolo Filabozzi
ALLUMIERE – Una perdita immensa per Allumiere. L’eccezionale e noto musicista e maestro direttore di banda, Paolo Filabozzi, ha esalato giovedì il suo ultimo respiro nell’ospedale Belcolle di Viterbo dove era ricoverato da alcuni giorni. Allumiere, Tolfa, Canale Monterano e Ladispoli piangono la sua prematura scomparsa. Ieri pomeriggio nella parrocchia di Allumiere il parroco don Roberto Fiorucci insieme a Don Giovanni Demeterca hanno officiato il funerale di Paolo. All’entrata e all’uscita la bara è passata fra ali di folla fra lacrime e singhiozzi e tutti si sono stretti intorno alla bellissima famiglia di Paolo. Alla cerimonia erano presenti le autorità di Allumiere, Tolfa, Canale, Ladispoli, nonché i rappresentanti delle bande di Allumiere, Oriolo, Tarquinia e Tolfa con i loro gonfaloni. Durante la preghiera dei fedeli Augusto Amici (presidente Acr Allumiere e molto amico di Paola e Paolo) e una amica di famiglia hanno ricordato Paolo e pregato per lui. Il capo Fanfara della Fanfara dei Bersaglieri, Giuseppe Lalli, ha letto la ”Preghiera del Bersagliere”, mentre l’amico di sempre, Marco Muneroni, ha suonato in maniera meravigliosa e struggente ”Il Silenzio” facendo sgorgare lacrime a fiume. Alla comunione altro momento toccante è stato quando il maestro della banda di Oriolo, Paolo Crescimbene, ha suonato un pezzo che ha commosso tutti. All’uscita del feretro, al termine della messa, la bara è sfilata davanti ai Bersaglieri sull’attenti. Tutti hanno poi seguito a piedi il carro funebre fino alla Madonnina e da lì in poi è rimasta solo la famiglia. Nessuno si da pace perché uomini come Paolo ce ne sono pochi e non dovrebbero mai morire. Paolo è stato un uomo fantastico sotto tutti i punti di vista, gentile, generoso, serio, preciso, sincero, attento ai bisogni degli altri, discreto, diplomatico, impegnato e mai fuori le righe, insomma un vero galantuomo. Questo grande uomo si è speso in mille modi per la famiglia, nel sociale, nella musica e nel lavoro ed ha lasciato un grande ricordo e segno in tutti quelli che hanno avuto la fortuna di conoscerlo. Paolo era nato il 16 giugno del 1963 a Tolfa ed era sposato felicemente da tanti anni con Paola Brancaleoni; insieme vivevano ad Allumiere e hanno avuto e cresciuto due eccezionali figli: Lorenzo di 21 anni che, come lui lavora all’Enel, e Damiano di 19 che dal padre ha ereditato la passione per la musica e la tromba. Paolo è stato un marito eccezionale e un meraviglioso papà: lui e Paola (catechista ed educatrice dell’Acr) erano una coppia solida, religiosa e aiutavano la parrocchia; sono anche una famiglia molto attiva nell’ambito della Contrada Nona. Paolo era un grande lavoratore, era impiegato negli uffici dell’energia ed era amato e stimato da tutti. L’ambito in cui Paolo si è speso di più è quello della musica: aveva studiato nella scuola musicale di Tolfa e dal 74 divenne musicista della banda Verdi. Nessuno potrà mai dimenticare le sue performances alla tromba e per anni, poi, ha diretto la banda Verdi, poi è passato tra le file della Fanfara dei Bersaglie
ri di Ladispoli e in questi ultimi anni è stato direttore della banda D’Aiuto di Canale Monterano; inoltre spesso correva a suonare in supporto delle banda Setaccioli di Tarquinia e in quella di Oriolo. La notizia della sua morte ha sconvolto tutti e da tutto il comprensorio sono stati inviati innumerevoli messaggi di cordoglio alla famiglia di Paolo e tutti hanno ricordato la persona eccezionale che era. L’amministrazione comunale di Tolfa ha commentato: “vogliamo ricordare la figura di Paolo Filabozzi, da sempre partecipe e attivo nella Banda Musicale Giuseppe Verdi di Tolfa, prima come strumentista e poi come Maestro. Persona di grandi doti musicali che ha messo a servizio della nostra comunità con estrema passione, dedizione ed impegno”. Addolorati e inconsolabili i contradaioli della Nona: “La Storica Contrada Nona si unisce al dolore della famiglia di Paola Brancaleoni per la prematura scomparsa di Paolo Filabozzi, una persona speciale. Un forte abbraccio a tutta la famiglia da tutti noi. Sentite condoglianze”. Matteo Canestrari: “Ciao Amico mio, che brutto giorno! Tanta tristezza, davvero tanta. Ti ho voluto veramente tanto bene. Sei stato e per sempre rimarrai come uno di famiglia, con il tuo sorriso e quella gentilezza che ti contraddistinguevano. Grazie, te lo dico con le lacrime agli occhi. Grazie per tutti i bei momenti che ci hai regalato e che abbiamo vissuto insieme. Grazie per tutte le risate che ci siamo fatti, prendendoci in giro per i nostri nasoni. Grazie, amico mio. Rimarrari nel mio cuore. Sempre. Riposa in Pace”. La banda Giuseppe Verdi Tolfa scrive, invece: “Ciao Paolo, hai fatto parte della grande famiglia della nostra Banda per moltissimi anni. Da trombettista a maestro, ma soprattutto come amico di tutti noi. Sei stato il compagno di tante suonate e di momenti che non potremo dimenticare mai. Ora con la tua tromba continua a suonare dall’alto. Fai buon viaggio, rimarrai sempre nei nostri cuori”. La Banda ”D’Aiuto” di Canale Monterano scrive invece: “Oggi è un’altra di quelle giornate che lasciano l’animo pieno di amarezza. Il maestro della banda musicale, il nostro maestro Paolo Filabozzi, dopo le sofferenze di una lunga malattia, ci ha lasciato, e ha lasciato in noi un grande vuoto. È stato uno degli artefici della rinascita della banda di Canale Monterano, con la sua dedizione per la musica e per l’insegnamento di questa arte. Lo porteremo sempre nel cuore e lo avremo sempre al nostro fianco in ogni nostra esibizione e durante ogni prova. Grazie Paolo, grazie a nome di tutti i membri della Banda Musicale “Eugenio D’Aiuto” di Canale Monterano, del Comitato Direttivo, del corpo delle Majorette, e un grazie personale a nome mio, il presidente Eugenio D’Aiuto”. L’amministrazione comunale di Canale Monterano sottolinea: «Partecipiamo al cordoglio e al dolore della famiglia Filabozzi, delle Comunità di Tolfa e Allumiere, della Banda Musicale “E. D’Aiuto” di Canale».