Tante le incongruenze nella versione fornita da Cesaris. Le indagini proseguono nel più stretto riserbo Omicidio Angeletti: fari puntati sulla ricercatrice
TARQUINIA – Proseguono le indagini sull’omicidio del professor Dario Angeletti, il biologo marino, docente associato presso l’Università della Tuscia, freddato da un colpo di pistola alla testa nelle prime ore del pomeriggio di martedì scorso 7 dicembre. A otto giorni dal delitto, ancora stretto riserbo da parte degli inquirenti. Tanti gli interrogativi che ruotano attorno a quanto accaduto nel parcheggio alle Saline di Tarquinia. Tante le incongruenze nelle dichiarazioni fornite da Cesaris.
Ieri si sono svolti i primi accertamenti probatori su parte del materiale sequestrato, mentre si attende in queste ore il rilascio della salma ai famigliari di Angeletti. Intanto l’attenzione si concentra sulla figura della ricercatrice, la 39enne pavese della quale Claudio Cesaris è innamorato. Secondo il racconto di Cesaris, a far perdere la testa al 68enne – che in preda ad un raptus avrebbe impugnato la pistola e sparato al professore -, sarebbe stata proprio una frase pronunciata da Angeletti e offensiva nei confronti della donna. Una studiosa per la quale il 68enne ha lasciato la moglie e che il tecnico universitario in pensione era deciso a riconquistare, dopo la fine di una relazione durata diverso tempo. Per questo Cesaris si sarebbe trasferito da Pavia a San Martino al Cimino dove la 39enne era andata ad abitare dopo aver vinto il concorso all’Università della Tuscia. Cesaris avrebbe anche escluso che la stesse perseguitando. Certo è che Cesaris si recava spesso alle Saline dove lei lavorava.
Si continuano a cercare testimoni e chi possa aver visto o sentito qualcosa. Appare inverosimile che proprio quel giorno Cesaris si trovasse con una pistola carica in tasca, della quale – ha detto – si voleva disfare; e che tutto sia avvenuto proprio per caso.
Resta sconcerto nella città di Tarquinia, affatto abituata a questo tipo di delitti.
La vicinanza alla famiglia Angeletti è stata espressa dal sindaco Giulivi e dal presidente del Lions club di Tarquinia, avvocato Paolo Pirani, nel corso del concerto benefico “Aspettando il Natale che si è svolto domenica al teatro comunale.
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