Spiragli di luce per i lavoratori Gtc. Oggi la vertenza dei gruisti approda in Regione Parere favorevole del Ministero all’ampliamento di organico per Cpc
Spiragli di luce per i sedici lavoratori di Gtc, società in liquidazione con la pocedura che si chiude, di fatto, domani, 15 dicembre. Da giovedì quindi i gruisti del porto verrebbero di fatto licenziati e da quella stessa giornata partirebbero i sessanta giorni di pravviso di licenziamento. Oggi la vertenza approda in Regione, in un tavolo convocato per analizzare la situazione e chiarire il percorso che si è intrapreso. Perché una soluzione, alla fine, sarebbe stata trovata ed è frutto di un lavoro silenzioso ma determinante svolto anche dall’Autorità di sistema portuale in questi mesi. Proprio da Molo Vespucci è partita, a fine settimana scorsa, una lettera indirizzata alle tre sigle sindacali che stanno seguendo la vertenza, e quindi Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti, riferita all’accordo commerciale quadro di settembre tra Compagnia Portuale e Traiana – socio al 100% di Gtc – che prevede l’assorbimento di tutti 13 degli attuali lavoratori (un’unità transita in Traiana, una in Roma Port Service ed una è prossima alla pensione – e l’avvio di una nuova fase di rilancio del settore. Nella lettera si conferma l’approvazione, da parte del Ministero delle Infastrutture e mobilità sostenibili, dell’ampliamento della pianta organica della Cpc, derivante proprio dall’assorbimento dei gruisti. Nelle scorse settimane, infatti, la direzione generale per la vigilanza sulla Adsp ha fornito parere favorevole alla copertura dei posti vacanti in organico e alla rideterminazione dell’organico della Compagnia portuale, per consentire l’assunzione del personale della Gtc in liquidazione. Il presidente della Cpc Patrizio Scilipoti ha già scritto agli stessi sindacati per iniziare già da giovedì, 16 dicembre, il confronto concreto per arrivare al passaggio dei lavoratori ex Gtc. Proprio i sindacati, infatti, come sottolineato ad esempio da Alessandro Borgioni nel corso dell’ultima puntata di “Network” sul canale Youtube di Civonline.it, vogliono vedere chiariti le modalità delle assunzioni, l’inquadramento dei lavoratori, la questione legata agli stipendi arretrati. «Ancora non abbiamo capito bene le motivazioni della chiusura di questa società» ha detto Borgioni, il quale ha poi annunciato che le vertenze occupazionali che interessano negli ultimi mesi il porto di Civitavecchia, da Gtc e Minosse, saranno protagoniste il prossimo 17 dicembre dello sciopero nazionale del comparto indetto dai sindacati confederali.
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