Troppi nuovi casi: i medici di famiglia scendono in campo con il portale Geco I contagi si moltiplicano
Peggiora la situazione sul fronte contagi e al San Paolo apre il reparto di medicina covid e i medici di famiglia si preparano a supportare la Asl nella gestione dei casi tramite il portale Geco. Ieri un bollettino nero per Civitavecchia con 56 nuovi positivi al virus e il decesso di un 91enne mentre sono 4 i guariti. I casi attualmente presenti in città schizzano a 307. Da ieri l’ospedale è tornato covid, con 10 posti letto dedicati. Nell’ultima settimana i contagi sono quasi triplicati e il drive-in di largo della Pace è sotto stress. Sale la richiesta di tamponi, anche nelle farmacie cittadine, soprattutto in vista delle feste e il fronte covid è bollente. La struttura del porto si muove sui 500 tamponi giornalieri. Numeri che crescono, così come il lavoro della Asl Roma 4 che ha deciso quindi di sfruttare le risorse capillari del territorio: medici di famiglia e pediatri. Mmg e Pls tramite il portale Geco insieme all’azienda potranno gestire l’isolamento e i contatti dei loro pazienti positivi, programmando anche i tamponi. Ogni medico potrà quindi visionare lo stato dei propri pazienti, un aiuto importante. Mauro Mocci, responsabile del drive-in e della Fimmg locale, sul fronte sin dall’apertura della struttura di largo della Pace ha spiegato che tra i positivi «ci sono tantissimi giovani e soprattutto molti bambini che poi – ha detto – vanno a portare il contagio in famiglia. Fortunatamente non stiamo assistendo ad una sintomatologia severa anche se – ha concluso -, chi non è vaccinato sta male». Nelle Rsa si procede con i molecolari mentre alcune strutture si organizzano per un testing tramite antigenici all’ingresso del personale, in modo da avere un quadro più puntuale della situazione. L’assessore alla sanità regionale D’Amato comunica importanti novità: «In corso adeguamento della rete di vaccinazione in previsione di scenario revisione durata green pass (scende a 6 mesi, ndr) e riduzione tempistica per dosi booster (4 mesi). Ogni Asl avrà una linea dedicata al vaccino Novavax non appena disponibili le forniture».
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