Immediata risposta della consigliera Maura Chegia alle accuse arrivate da Rifondazione comunista « La campagna referendaria non viene affatto ridotta»
S. MARINELLA – Immediata risposta della consigliera Maura Chegia alle accuse arrivate da Rifondazione comunista. “Il lacunoso resoconto dell’ultimo consiglio comunale che Rifondazione comunista ha mandato ai media, mi costringe ad intervenire. Innanzitutto, non ho tentato di rispondere, bensì ho risposto con conforto di articoli e regolamenti, alle varie osservazioni fatte. Cercherò di farlo ancora ma appare evidente che non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire. La campagna referendaria, non viene affatto ridotta, in quanto essa è consentita dal trentesimo giorno antecedente, fino al giorno di venerdì precedente la data di votazione e questi termini non sono stati interessati ad alcun emendamento. La campagna avverrà in piena pandemia? Certamente, se il comitato avesse aspettato il termine dell’avvenimento pandemico per richiedere i referendum, ciò non sarebbe avvenuto, ma certo non dipende da chi deve rispettare il regolamento. Non ho detto che il consigliere Casella fosse un chiacchierone, mentre non posso fare a meno di notare come avete taciuto la reazione violenta ed intimidatoria del consigliere che ha sbattuto rumorosamente le mani sul banco e ha urlato sovrastando la mia voce durante il mio intervento, non permettendomi di smentire una sua errata affermazione. Questo non vuole certo giustificare l’espressione fin troppo genuina e spontanea del Sindaco, ma mi pare che si utilizzino doppi metri di giudizio”. “Tra l’altro – conclude la Chegia – Rc continua a confondere un Comune con un bilancio stabilmente riequilibrato come è ora il nostro, con un Comune che comunque ha una situazione sofferente dovuto all’enorme disastro finanziario ricevuto e alle mole di debiti che dovranno essere pareggiati”.