Gli studenti di Allumiere hanno ricordato la Shoah
ALLUMIERE – Ad Allumiere grandi e piccini lo scorso 27 gennaio hanno ricordato la Giornata della Memoria con iniziative molto sentite e partecipate. Nel rispetto delle norme anti Covid, un piccolo gruppo di cittadini il 27 pomeriggio si è seduto nella sala del Palazzo camerale di Allumiere, per celebrare la Giornata della Memoria, organizzata dalle assessore Tiziana Cimaroli (Pubblica istruzione) e Brunella Franceschini (Cultura) insieme a Catia Galimberti, presidente della sezione locale Anpi. “Nonostante la situazione non proprio idilliaca e le restrizioni vigenti – ha sottolineato l’assesora Cimaroli – ci sembrava doveroso celebrare un evento di così alto profilo civico e simbolico. Per il Comune di Allumiere la Giornata della Memoria è un evento irrinunciabile, perché come amministratori e come educatori abbiamo il dovere di ricordare, affinché ciò che è stato – per dirla con Sami Modiano e Liliana Segre – rimanga un unicum nella storia, da guardare con orrore e aberrazione. Talvolta qualche deriva negazionista prova a sminuire, se non mistificare la realtà. Ma questo non possiamo e non dobbiamo permetterlo. È un dovere civico verso le innumerevoli vittime della Shoah”. L’evento è stato diviso in due parti. La prima, è stata dedicata ai “Bambini della Shoah”, mentre nella seconda, insieme ai ragazzi del consiglio comunale, si è voluto rendere omaggio alla figura di Edith Bruck, giornalista e scrittrice che ha fatto della sua vita una monumentale testimonianza dell’orrore nazifascista, vissuto purtroppo in prima persona. Prima, però, c’è stato l’intervento del vicesindaco Manrico Brogi, che ha ricordato come “il mantenere vivo il ricordo di ciò che fu l’Olocausto serve soprattutto ad evitare che si possa ripetere e quindi a guardare con preoccupazione quei luoghi del mondo dove si consumano drammi di segregazione, confinamento e violenze come in Libia, in Bielorussia o tra Israele e Palestina”. A seguire Catia Galimberti, presidente dell’Anpi Allumiere (che ha pure confezionato un video visibile sul sito dell’associazione) ha invece raccontato dei bambini vittime dell’Olocausto, elencando in numeri di “quanti furono torturati e usati per gli esperimenti da parte di scienziati folli come Mengele” e ha fatto anche i nomi di alcuni di questi ragazzi, pochissimi quelli di chi si è salvato come la nostra senatrice Liliana Segre o la scrittrice Edith Bruck. Una bella introduzione su questa straordinaria donna è stata curata dalla giornalista Cristiana Vallarino, che ne ha ricordato “l’infanzia in Ungheria, la sua deportazione in vari campi e poi il suo decidere di vivere e lavorare come giornalista in Italia, dove è stata insignita, tra le altre cose, nel 2021 del titolo di Cavaliere di Gran croce dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana”. I ragazzi hanno poi letto alcuni brani del libro: “Il pane perduto”. Gli organizzatori hanno scelto quelli in cui la scrittrice parla “degli sprazzi di luce che l’hanno aiutata a sopravvivere”, cioè quei piccoli gesti “gentili” da parte di persone che erano in realtà i suoi aguzzini. Per poter coltivare comunque una speranza.