«Non siamo una colonia romana dove scaricare rifiuti»
ALLUMIERE – “Pronti a tutto, sempre in prima linea così come avvenuto nel passato: Spizzicatore, Campo Chimico, Tarquinia e camion provenienti da Roma. Non siamo una colonia romana dove scaricare i rifiuti. È ora di progettare insieme dando le linee programmatiche per l’intero territorio. Basta con il gioco in difesa”. Ad esprimersi così il sindaco di Allumiere, Antonio Pasquini che, insieme a tutta l’amministrazione comunale e alla comunità allumierasca, continua a perseguire la strada del No netto e deciso contro la volontà della Regione di creare un mega digestore nel nostro comprensorio. A tale proposito Pasquini e altri amministratori collinari hanno partecipato alla manifestazione contro il digestore che si è svolta mercoledì pomeriggio in Piazza Guglielmotti contro la sciagurata ipotesi della Regione di realizzare il mega biodigestore a Civitavecchia. Il sindaco Pasquini durante la manifestazione ha sottolineato: “Siamo qui per rappresentare tutta la nostra amministrazione comunale, la Comunità Montana per lottare insieme a tutti i comuni del territorio in questa battaglia per e del comprensorio nella quale non esistono bandiere di partito. Dobbiamo far capire a chiare lettere che non siamo una colonia di Roma dove portare i rifiuti della Capitale. Lo ripetiamo con più forza: il nostro è un NO irremovibile. È invece discutibilissimo il SI della Regione Lazio che nonostante i pareri negativi da parte della ASL e della Soprintendenza abbia autorizzato questo scempio per il nostro territorio. Non appena sarà pubblicata la determina dirigenziale, faremo tutto il possibile per manifestare il nostro dissenso, facendo ricorso al TAR ma scendendo in piazza e siamo pronti a fermare in prima persona i camion e le ruspe. Oggi vogliamo ricordare a chi di dovere che non guarderemo in faccia a nessuno: non mi interessa il colore politico di chi ha firmato questa determina, che rappresenta una scelta totalmente sbagliata per Civitavecchia e per il territorio. Noi siamo contrari e non ci fermerà nessuno”. Il sindaco Antonio Pasquini, il vice sindaco Manrico Brogi, i consiglieri e assessori Sante Superchi, Gabriele Volpi, Luigi Artebani tutto il gruppo di maggioranza di Allumiere, a Karyn Minerva segretario del PD Allumiere e insieme ai consiglieri del Pd di Tolfa Sharon Carminelli, Mario Curi, Marcello Chiavoni e Chiara Riversi sono firmatari di un’importante nota unitaria contro la scellerata ipotesi de biodigestore. “Insieme al di là dei partiti, degli schieramenti politici, uniti come cittadini e rappresentanti del nostro territorio, un territorio con eccellenze che vanno dal settore ittico a quello agricolo pastorale passando per quello turistico naturalistico, martoriato da decenni dall’inquinamento – si legge nella nota – dopo anni di lotte e battaglie, quando finalmente si poteva tirare un sospiro di sollievo per quella che doveva essere una transizione a vocazione ecologica, con la prospettiva della chiusura della centrale a carbone, oggi ci ritroviamo invece a dover non abbassare di nuovo la guardia: dopo la proposta della mega discarica autorizzata dall’allora ministro dell’interno la Russa e dal Sindaco Alemanno, dell’inceneritore di appena qualche anno fa, oggi vengono a parlarci di biodigestore da 120 mila tonnellate di rifiuti organici l’anno. Dopo aver avuto il terribile primato per incidenza di tumori ai polmoni, l’aumento di casi di autismo, legato incontrovertibilmente all’inquinamento, alle malattie respiratorie di ogni tipo, al deturpamento del territorio che ha soffocato la vocazione turistica, ci sembra assurdo e inaccettabile oggi dover ribadire che abbiamo già dato troppo in termini di salute e ambientali. È per questo che rinnoviamo l’appello pubblico e privato, ai nostri rappresentanti regionali, in particolare a quelli del Partito Democratico, di dare voce agli interessi dei cittadini di Tolfa, Allumiere, Santa Marinella, Civitavecchia e Tarquinia, alla loro salute, alla loro economia e al loro territorio. Faremo tutto quello che è nelle nostre possibilità per opporci a questa scellerata imposizione, per noi, per i nostri cittadini e per i nostri figli”.