PNRR Il direttore generale della Asl Roma 4 sui 30,1 milioni stanziati per il potenziamento dell’assistenza sanitaria «Importante occasione per il territorio»
francesco baldini
«I fondi del Pnrr sono un’importante occasione per il potenziamento dell’assistenza sanitaria del territorio della Asl Roma 4 e saranno sfruttati per l’innovazione tecnologica, quella digitale e per l’organizzazione dei servizi». Lo dice il direttore generale dell’azienda sanitaria Cristina Matranga. Lunedì, infatti, la Regione Lazio ha reso noto di aver programmato l’utilizzo dei fondi stanziati dal Piano nazionale di ripresa e resilienza per il miglioramento e lo sviluppo della sanità del Lazio. Un volume finanziario totale di 550milioni di euro e ben 30,1 sono per la nostra Asl. La nuova rete territoriale vedrà la nascita di 23
case di comunità
per un investimento complessivo di 11,1 milioni. Si tratterà di strutture sanitarie promotrici di un modello di intervento multidisciplinare, simile a quello delle case della salute, dove il cittadino potrà trovare tutti i servizi sanitari di base. Figura chiave sarà quella dell’infermiere di famiglia. Nel distretto 1 ci saranno due case a Civitavecchia (Via Etruria e viale Lazio), una a Tolfa in piazza Vittorio Veneto, una ad Allumiere in via Civitavecchia e una a Santa Marinella in via Aurelia. Le
centrali operative
saranno 4, per un investimento di 1,3 milioni. Nel distretto 1 sarà a Civitavecchia, sempre in viale Lazio. Si tratta di hub tecnologicamente avanzati per la presa in carico del cittadino e per il raccordo tra servizi e soggetti coinvolti nel processo assistenziale. Gli
ospedali di comunità
saranno 4 per 7,5 milioni di investimento. Nel nostro distretto sorgerà a Santa Marinella in via Libertà. Si andrà a lavorare anche sul
rafforzamento tecnologico della rete ospedaliera
con 2,3 milioni di euro di investimento per la nostra azienda. Si acquisteranno un tomografo, quattro mammografi e tre apparecchi radiologici. Infine sono 7,8 i milioni messi in campo per l’adeguamento sismico dei due ospedali. «Si tratta – ha detto Matranga – di interventi importanti che andranno a potenziare tutta l’offerta del territorio. Fare medicina di prossimità ci consente di migliorare la qualità di vita del cittadino e serve anche a deflazionare gli accessi in Pronto soccorso, il noto fenomeno del boarding. Sicuramente l’obiettivo è quello di puntare a soddisfare le persone in modo evitando accessi impropri in Pronto soccorso».
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