Mezzi fermi nei piazzali ieri. E oggi si replica: grande la partecipazione Autotrasporto, va avanti la protesta
daria geggi
Camion fermi nei piazzali al porto, lunghe file di tir in sosta lungo l’Aurelia nord, pescherecci ancora in banchina. Si è aperta così la settimana a Civitavecchia, con un blocco che ha coinvolto diversi settori.
autotrasporto
I mezzi rimarranno fermi anche per la giornata di oggi. Questo quanto deciso nel corso dell’assemblea di ieri pomeriggio, convocata dopo una lunga mattinata di protesta, partecipata e pacifica, nello scalo. Un fermo spontaneo – perché oggi mettere in moto i mezzi significa già rimetterci – deciso dalle imprese, non solo quelle legate alla movimentazione dei container ma anche quelle che operano in altri settori, come quello delle trazioni delle autostrade del mare. Si sono ritrovati tutti, imprese e dipendenti, nel piazzale nei pressi di Varco Nord. «Ci si accorge di noi solo quando ci fermiamo – hanno tuonato – oggi non è a rischio l’impresa, ma l’intero tessuto sociale». «Il caro carburante è solo la punta dell’iceberg – ha spiegato Patrizio Loffarelli di Assotir – i problemi sono tanti sul tappeto. Oggi ci si ferma per l’antieconomicità del trasporto: a queste condizioni non si può andare avanti». Il settore chiede al Governo certezze finora mai arrivate, non solo sul caro gasolio, vuole regole certe sui tempi di pagamento e sui costi minimi della sicurezza. «Ad oggi solo accendere i mezzi è una remissione – hanno aggiunto – sotto una certa soglia è impossibile andare, se si vogliono mantenere i livelli di sicurezza e legalità».
pesca
Mentre gli autotrasportatori resteranno fermi anche oggi, i pescatori torneranno in mare dopo otto giorni di fermo. Oggi il gasolio costa 1,10 euro, possono servire anche 15mila euro per un pieno. Ieri hanno partecipato alla protesta degli autotrasportatori, con una delegazione di Civitavecchia e Fiumicino, confermando l’unione del territorio su questa battaglia. «Abbiamo ancora del carburante pagato prima dell’impennata dei costi – ha confermato il presidente della cooperativa locale Salvatore Cicatello – le marinerie del Lazio, ultime rimaste a terra, riprendono il mare. Ma una volta terminato questo carburante, non sappiamo cosa accadrà». Possibile che la prossima settimana riparta la serrata.
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