CALCIO ECCELLENZA Domani alle 14.30 al Walter Frau di Ossi (Sassari) il ritorno degli ottavi di finale della fase nazionale Coppa Italia, Vecchia a caccia dei quarti
MARCO GRANDE
Si ripartirà da una rete a testa al Walter Frau di Ossi (Sassari), il teatro che darà vita al match tra i padroni di casa dell’Ossese e il Civitavecchia Calcio 1920, gara valevole per il ritorno degli ottavi di finale della fase nazionale di Coppa Italia d’Eccellenza. I nerazzurri allenati da mister Massimo Castagnari sono partiti ieri pomeriggio per Alghero, città in cui sono stati ospitati fino agli albori di oggi, quando sul rettangolo di gioco sardo domani alle ore 14.30 andrà in scena il secondo ed ultimo atto tra le due compagini. La Vecchia dovrà vincere o pareggiare con almeno due reti per assicurarsi il passaggio del turno, in cui nell’eventualità se la vedrà con la vincente tra Isernia e L’Aquila. L’Ossese aveva indubbiamente ben figurato al Tamagnini di Civitavecchia appena sette giorni fa, e questo era stato testimoniato anche dai vertici e dagli addetti ai lavori della società laziale, i quali sono rimasti impressionati dalla qualità, dall’intensità e dalla mole di gioco prodotta dalla formazione isolana, tanto che i pensieri dei giocatori tirrenici sabato scorso sono stati più forti del risultato, costringendo la truppa di patron Patrizio Presutti ad uno scialbo 0-0 contro il Città di Cerveteri nel ventiduesimo turno di Eccellenza e ad una quasi totale remissività al raggiungimento della zona playoff. Una sfida troppo importante, quella che aspetta Gigi Ruggiero e compagni, e che di fatto è la prima fuori regione a distanza di ventotto anni dall’ultima volta. Già, perché i corsi e i ricorsi storici riportano i nerazzurri alla finalissima persa per 2-4 nel 1994 ai tempi supplementari contro il Varese. Lazio contro Sardegna, Castagnari contro De Luca, Civitavecchia contro Ossese: sono molteplici i modi attraverso cui si può guardare a questo incontro che può significare molto soprattutto sul piano psicologico: andare avanti nella competizione, infatti, potrebbe giovare di gran lunga ad ambo le compagini anche sul piano dei rispettivi campionati.La Vecchia è quarta mentre i suoi avversari nel proprio raggruppamento nell’Eccellenza sarda sono terzi, e se è vero che gli spareggi sono lontani per i tirrenici, nondimeno un eventuale passaggio del turno potrebbe fornire loro maggiore cognizione di una forza finora straripante, nonché aumentare maggiormente il proprio morale. A parlare dell’incontro, intanto, è proprio l’uomo che ha galvanizzato il Civitavecchia Calcio 1920 a partire da settembre scorso, vale a dire la guida tecnica Massimo Castagnari: «Io credo – afferma l’allenatore nerazzurro – che non si debba pensare a ciò che verrà dopo, in quanto il futuro avrà un senso solo in caso di passaggio del turno; bisogna pensare pertanto partita dopo partita e noi siamo ben consci dell’importanza della prossima sfida. Questa squadra, dal sei febbraio in poi ha collezionato un incredibile filotto di partite che la condurrà a disputare diciannove sfide in due mesi, anzi precisamente in cinquantotto giorni. Dobbiamo solo divertirci e giocare tranquillamente, al fine di ottenere la qualificazione; questa squadra ha dimostrato di non porre limiti alle proprie prestazioni. Andiamo fiduciosi a giocarci le nostre carte in Sardegna, mai come oggi consapevoli che comunque andrà i ragazzi ci daranno belle soddisfazioni». A prescindere da come vada, l’esperienza in terra sarda non farà nient’altro che rafforzare la coesione del gruppo, nonché aggiungere nella memoria dei giocatori civitavecchiesi un ricordo positivo in un periodo storico che obiettivamente di positività ne sta vivendo molto poca.
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