Il sindaco Tidei respinge ogni critica «Sette sigle per dire il nulla»
SANTA MARINELLA –Il sindaco Pietro Tidei non è tenero verso coloro che lo hanno attaccato sul comunicato sottoscritto dal Paese che Vorrei, Sinistra democratica, Rifondazione comunista, Gruppo misto, e le liste civiche Io Amo Santa Marinella, Orizzonti Comuni e l’Ancora. “537 parole, 3306 caratteri, sette sigle per dire il nulla, se non illazioni, bugie e diffamazioni – dice Tidei – amanti della gogna ma non della giustizia, e senz’altro ancor meno del rispetto delle regole. Prima adombrano oscure vicende riguardo a un caso giudiziario, ma poi chiedono risposte all’amministrazione. Ora, a parte che l’amministrazione non può ne deve interferire su delle indagini in corso, nondimeno se fossero verosimili le accuse, verrebbero meno le critiche sulla mia figura, infatti, se fossi stato d’intralcio a presunte trasformazioni edilizie, allora come potrei essere un cementificatore? In quattro anni non si è vista una gru a Santa Marinella, ma solo impalcature a riqualificare l’esistente. È indubbio che lo strumento delle dimissioni collettive sia legittimo come lo è l’astensionismo ai referendum, ma se viene attenzionato dalla magistratura forse non è legittimo il modo con cui lo si vorrebbe ottenere. Riguardo alle altre farneticazioni, cioè se qualcuno utilizzava luce a scapito del Comune, il giusto destinatario della denuncia è la caserma dei carabinieri e non qualche testata giornalistica. La triste vicenda dell’Università Agraria, riguarda Civitavecchia e non mi pare che sia di pertinenza di questa amministrazione il commentare alcunché tra l’altro anche questa è una vicenda che vede il riserbo degli atti da parte dell’autorità inquirente. In conclusione, di vero, c’è solo l’affermazione che questa amministrazione è figlia del suo disegno e progetto politico, progetto che ha raccolto il voto della maggioranza degli elettori cosa che le sette liste firmatarie sono state ben lontano da ottenere”.