Gli agenti ladispolani del Commissariato di Polizia di Stato hanno individuato il pirata Travolse indiano a Palo: denunciato
LADISPOLI – Un ciclista investito e scaraventato giù dal cavalcaferrovia di Palo Laziale intorno alle 7 del mattino. Il pirata che fugge a bordo della sua auto facendo perdere ogni traccia ma che, a Ladispoli, non ha fatto i conti però con la Polizia di Stato che lo ha individuato e denunciato a distanza di pochi giorni: è un 55enne, di origine campana ma la sua compagna è di Ladispoli. Un’indagine condotta in brevissimo tempo, grazie al lavoro meticoloso degli agenti del Commissariato di via Vilnius, guidati dal dirigente Federico Zaccaria. Intanto le condizioni della persona travolta: è un indiano 40enne, lavora in campagna nella frazione agricola dei Monteroni con una regolare assunzione formalizzata con i suoi datori e per fortuna non è in pericolo di vita. Il 14 marzo, subito dopo l’incidente sul ponte di via Palo Laziale, è stato trasportato in codice rosso al Policlinico Gemelli di Roma. Trauma cranico, frattura della spalle ed altre lesioni sul corpo, se la caverà comunque anche se la prognosi è di 40 giorni. Un volo incredibile (come si vede dalla foto). L’asiatico è precipitato nella scarpata. Si è temuto il peggio.
Le attività investigative
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I poliziotti intanto si sono avvalsi di una testimonianza, un cittadino dell’Est che praticamente si trovava dietro il pirata. Entrambi viaggiavano nella stessa direzione, cioè verso Roma, orario molto frequentato tra l’altro dai pendolari. È stato molto utile alla causa perché ha riconosciuto l’uomo che si era dileguato al volante di una Renault Scénic. Non solo, si è fermato per prestare i primi soccorsi al ciclista indiano. Poi, sempre gli investigatori, hanno visionato le telecamere comunale gestite dalla Polizia Municipale di Ladispoli. Dai filmati è stato possibile rintracciare la targa della vettura che però risulta essere intestata ad una società di noleggio della Capitale, affidata ad un residente in provincia di Lucca che, rintracciato dai carabinieri della stazione locale, avrebbe risposto di non essere lui il guidatore. Tra l’altro la Renault, alla cui guida c’era appunto il 55enne, tempo prima era finita in un’officina nel casertano per essere riparata. Tutti aspetti che naturalmente dovranno essere chiariti ancora dalla Polizia di Stato che in poche settimane si è fatta notare in città anche per diverse operazioni antidroga e contro la movida selvaggia.
Il precedente
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Quasi nello stesso punto Tanasa Petrika era morto a Ladispoli l’estate del 2012 dopo essere stato travolto da un automobilista sullo stesso cavalcaferrovia e schiacciato dalla ruota dell’auto all’altezza del bacino. Inutile purtroppo per l’uomo in quella circostanza il disperato viaggio in ambulanza verso il posto di primo soccorso della via Aurelia. Anche in quel caso il pirata si dileguò. Nei giorni seguenti alla tragedia, i familiari della vittima, moglie e due figli, avevano deciso di ristrutturare la bicicletta distrutta dall’incidente, collocandola, assieme ad un mazzo di fiori, a bordo della carreggiata. Cimelio ancora ben visibile.
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