I due fratelli, Andrea e Roberto Mocci, in missione con la croce rossa Da Allumiere all’Ucraina e ritorno per aiutare i più deboli
ALLUMIERE – Andrea e Roberto Mocci: i due giganti dal cuore d’oro da Allumiere all’Ucraina e ritorno per aiutare i più deboli. Andrea e Roberto Mocci due fratelli, due uomini eccezionali che fanno un lavoro eccezionale nella Croce rossa Nazionale nel servizio emergenza e sono sempre pronti a correre in aiuto delle persone in difficoltà. Questi due giganti buoni, che si sono distinti anche in altre operazioni di emergenza e due anni fa durante la pandemia, questa volta sono partiti con la Croce Rossa (che ha collaborato con la Prociv) il 18 marzo per arrivare a Leopoli e provvedere all’evacuazione di cittadini ucraini fragili (disabili e malati). Dopo un viaggio estenuante e lungo (2200 chilometri all’andata e altrettanto al ritorno senza soste) i due fratelli Mocci, insieme a tutta la spedizione della Croce Rossa, sono arrivati a Leopoli proprio poco dopo che c’erano stati i bombardati dell’aeroporto e della ferrovia. All’inizio Andrea e Roberto Mocci e tutti gli altri sicuramente sono rimasti sconvolti dalla calma apparente che hanno respirato nelle prime ore del loro arrivo a Leopoli, ma poi è emersa in tutto il suo orrore e dolore la dura realtà. Il primo giorno gli uomini della spedizione sono giunti in una clinica di Leopoli specializzata per disabili: questa è stata il luogo del ritrovo delle persone fragili che dovevano partire ed essere portate in Italia; tra questi rifugiati speciali c’erano malati e disabili di tutte le città che hanno subito bombardamenti e alcuni erano sotto shock emotivo. Mentre venivano effettuate le operazioni relative allo screening sanitario hanno suonato le sirene di allarme e così i due fratelli Mocci e gli altri operatori della Croce rossa sono scesi in un rifugio provando un grande spavento, ma allo stesso tempo hanno testato sulla loro pelle ciò che quotidianamente provano gli ucraini durante i bombardamenti di questa assurda guerra. Usciti dal bunker gli operatori della Croce rossa hanno terminato le operazioni di screening e poi sono tornati nell’alloggio in Polonia. La mattina dopo hanno proceduto con le operazioni di evacuazione e sono stati portati via 90 ucraini (tra disabili e malati) attraverso un pullman di alto biocontenimento, un pullman da 50 posti (entrambi dotati di pedane per carrozzati), due ambulanze, 10 furgoni 9 posti con le pedane per carrozzati e due pulmini da 20 posti. Dopo un altrettanto viaggio estenuante gli operatori della Croce rossa sono giunti in Italia e sono divisi portando questi rifugiati speciali in varie città delle regioni italiane. Né Andrea né Roberto né tantomeno gli altri operatori che hanno partecipato a questa missione sono tornati a casa come prima: enorme il turbinio di emozioni che hanno provato; nella loro mente e nel loro cuore rimarranno i suoni aberranti delle sirene, i volti pieni di gratitudine dei rifugiati speciali che hanno portato in Italia; come potranno dimenticare i volti impauriti e smarriti dei disabili sotto choc per bombardamenti e per il dolore di dover lasciare tutto e andare con sconosciuti in posti altrettanto sc
onosciuti. Di certo sentire le sirene, doversi rifugiare, condividere con gli ucraini l’esperienza di rifugiarsi in un bunker, vedere i volti delle persone spaventate non lascia indifferenti. E come non rimanere toccati nel vedere nell’area di confine il dolore e lo strazio delle famiglie che vengono divise perché gli uomini e i ragazzi devono restare per andare in guerra, mentre le donne, i bambini e gli anziani partono per rifugiarsi in Paesi stranieri e fuggire dagli orrori della guerra. Ad Allumiere tutti si dicono orgogliosi di quanto stanno facendo i due fratelli Mocci, i quali partiranno per altri viaggi per tornare in Ucraina ad aiutare le persone in difficoltà. Ad annunciare il grande lavoro svolto dai due fratelli Mocci è stato Piero Monaldi che ne ha dato notizia sul gruppo So de la Lumiera elogiando i due fratelli e ricordando a tutti i loro nobili gesti. “Andrea e Roberto sono due ragazzi eccezionali col cuore d’oro e non sono nuovi a queste imprese umanitarie. Sono ragazzi che non si mettono in mostra, non fanno chiacchiere ma sono sempre a maniche rimboccate e danno il massimo per gli altri. Complimenti a loro e a tutti gli altri operatori della Croce rossa italiana”. A Roberto e Andrea Mocci gli elogi da parte del sindaco Antonio Pasquini e di tutta l’amministrazione comunale: “Andrea e Roberto Mocci sono due angeli che lavorano quotidianamente al servizio degli altri tramite la Croce Rossa in maniera silenziosa. Durante il covid hanno collaborato costantemente sul territorio oltre che con il lavoro. L’elogio principale a loro due va fatto per questa missione in Ucraina dove hanno rischiato la vita per poter salvare il prossimo è qualcosa di eccezionale. Un ringraziamento particolare a loro come primo cittadino di Allumiere in rappresentanza di tutta la nostra comunità. Meno male che ogni giorno ci sono angeli come loro che operano attivamente per il prossimo in ogni situazione”. Anche il pluricampione di ciclismo, Gabriele Superchi interviene: “Bravi ragazzi”.