Il gup di Viterbo si è riservato di decidere se accettare la richiesta di rito abbreviato Omicidio Delfino: ieri l’udienza preliminare
CERVETERI – Prima udienza preliminare ieri mattina al tribunale di Viterbo sull’omicidio di Giovanni Delfino, il 62enne morto dopo che il suo compagno di cella, al carcere di Viterbo, il 35enne Singh K. di Cerveteri lo ha colpito con uno sgabello.
IL FATTO
Delfino era finito in carcere per dei reati commessi tra il 2011 e il 2012 (minacce e resistenza a pubblico ufficiale). Il suo compagno di cella, invece, Singh K. era residente a Cerveteri dove la notte di San Valentino del 2019 aveva accoltellato un conoscente, un uomo di 70 anni che lo aveva ospitato in casa. L’uomo, arrestato dai Carabinieri di Cerveteri per tentato omicidio era stato condotto in carcere a Civitavecchia, ma poco dopo era stato trasferito al Mammagialla di Viterbo. Ed è proprio qui che il 35enne ha colpito a morte il suo compagno di cella Giovanni Delfino con uno sgabello. All’ospedale i medici hanno tentato di salvargli la vita ma inutilmente. In quell’occasione, i familiari di Delfino, difesi dall’avvocato Carmelo Pirrone, avevano presentato querela contro i vertici della struttura penitenziaria del viterbese. Secondo quanto emerso, infatti, anche dalle perizie effettuate dall’equipe multidisciplinare al suo ingresso in carcere, Singh era una persona mentalmente instabile motivo per il quale sarebbe stato necessario l’isolamento. E proprio per le sue condizioni mentali, durante i due gradi di processo per l’omicidio di Delfino, il 35enne non era stato condannato all’ergastolo a cagione della sua volontà grandemente scemata dalla malattia mentale. Ora la Procura di Viterbo vuole vederci chiaro e per questo motivo ha chiesto il rinvio a giudizio di due dirigenti del carcere di Viterbo.
L’UDIENZA PRELIMINARE
Il gup ha rinviato tutto al 19 maggio prossimo. In quell’occasione dovrebbe sciogliere la riserva sulle questioni sollevate dai legali degli imputati e decidere se accogliere la richiesta di rito abbreviato.
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