Pulizie, appalto nel caos
CIVITAVECCHIA – Ricorsi al Tar, Consiglio di Stato, diffide, richieste di risarcimento danni e ora nuove grane per l’appalto delle pulizie. La situazione è esplosa in apertura di consiglio comunale, con il capogruppo della Svolta Fabiana Attig che ha delineato il quadro della vicenda, alla presenza proprio di una decina di lavoratori in sala «i quali oggi – ha spiegato Attig – sono fuori da questo appalto perché non è stata applicata la clausola sociale». Ha quindi richiamato l’attenzione del sindaco Tedesco, del segretario generale Savarino e dell’assessore D’Ottavio, chiedendo che si faccia luce su quanto accaduto e su quanto sta accadendo. Parametri orari, livelli occupazionali, posto di lavoro in generale non garantito. «Dopo vent’anni in questa amministrazione, sono stati cacciati dal cantiere – ha tuonato – solo per aver chiesto l’applicazione della legge. A metà marzo sono stati chiamati a consegnare documenti d’identità, buste paga, Iban perché era subentrato un nuovo soggetto – ha ricordato Attig, criticando le modalità e l’atteggiamento della nuova società – ma nessuno lo sapeva. Nè il Comune né altri hanno informato i sindacati». Sindacati che, nonostante il cantiere sia a Civitavecchia e la stazione appaltante sia il Pincio, sono stati invitati a Guidonia Montecelio per il passaggio del cantiere, con la palla che nel frattempo è passata alla Dtl, ufficio provinciale del lavoro. «Mi auguro la stessa attenzione – ha concluso Attig – dimostrata ad esempio nei confronti dei 26 lavoratori Port Mobility al centro di una cabina di regia al Pincio». «Chiederemo informazioni agli uffici – ha replicato Tedesco, prima di far intervenire la Polizia locale in sala, dopo l’atmosfera si era accesa – si tratta comunque di decisioni su cui l’esecutivo non interferisce» ha cocluso riferendosi alla decisione di non andare a nuova gara. Screzi infine anche con il consigliere di FdI Giancarlo Frascarelli, il quale ha chiesto la parola, interrotto più volte, per chiedere la giusta attenzione per questi lavoratori, proponendo «per rispetto della dignità di queste persone una riunione a fine consiglio con Sindaco e tutti i soggetti coinvolti. Ma vedo tanto menefreghismo».
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