Il centro studi prende posizione dopo le esternazioni dell’assessore Referendum, Aurhelio critica D’Emilio. Intanto l’amministrazione lancia l’iniziativa “Diventa anche tu una famiglia affidataria ”
SANTA MARINELLA – Il Centro Studi Aurhelio risponde all’assessore Pierluigi D’Emilio, che, in un post, reputava inutile il referendum che si è tenuto domenica scorsa e che i soldi impegnati era più utile destinarli alle famiglie bisognose.
“In quanto assessore ai Servizi sociali – dice il Centro Studi – l’assessore D’Emilio è chiamato ad un maggior contegno istituzionale. I post sui social in funzione auto apologetica, fanno il paio con gli scivolamenti dell’amministrazione in finanziamenti su iniziative del tutto fuori luogo dall’inizio della pandemia ad oggi. Sarebbe più opportuno che attingesse maggiormente ai rudimenti della politica, per comprendere il rispetto delle istituzioni e la funzione di cui si ha la responsabilità. Fare paragoni fuori luogo, auto elogiarsi impunemente, far intendere che gli altri non hanno a cuore le sofferenze dei profughi ucraini che dovrebbero essere tutti uguali ma che da un mese a questa parte, sembra che siano più profughi degli altri, non è un esercizio di stile particolarmente nobile. Torni ad un contegno istituzionale più opportuno ed eviti brutte figure, come quelle fatte al momento dell’inizio della pandemia e alla sua nomina di assessore”.
Ma l’assessore non arretra di un passo e parte con un’altra iniziativa. Con il sindaco Pietro Tidei hanno dato il via al progetto “Diventa anche tu una famiglia affidataria”. “Ci sono tante realtà sul nostro territorio – dice D’Emilio – che possono proporsi come famiglia affidataria di un bambino. Oggi è possibile, per farlo basta scrivere a protocollosantamarinella@postecert.it, indicando la propria disponibilità. Le famiglie o anche single, verranno ricontattati dagli uffici per espletare tutte le procedure previste dalla legge. Ovviamente sono previsti con le persone interessate, colloqui informativi e valutativi, propedeutici al percorso di formazione per diventare affidatari”.