Il commento al vangelo. «Chi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra»
Don Ivan Leto*
La V domenica di Quaresima ci presenta l’episodio dell’adultera (Gv 8,1-11). Dopo un’introduzione dettagliata (vv.1-2) che ci presenta Gesù, di mattina, mentre insegna alla gente negli atri del tempio di Gerusalemme, la drammatica situazione si svolge in due momenti: la domanda insidiosa degli accusatori (vv.3-9) e la donna adultera anonima davanti a Gesù (vv.10-11).
Gesù è interrotto da un gruppo di avversari, maestri e dottori della Legge, che cercano di screditarlo davanti al popolo e comprometterlo con l’autorità per potere così ucciderlo. Gli chiedono insidiosamente se si deve applicare la legge (che condannava a morte i due adulteri) nel caso di un adulterio colto in flagrante. Se annullasse la legge di Mosè, Gesù perderebbe credito davanti al popolo e se, diversamente, comminasse la pena capitale alla peccatrice, si arrogherebbe un diritto che i romani si erano riservati. Gesù non li guarda, né risponde; si china silenzioso mettendosi a scrivere col dito per terra e il suo silenzio fa innervosire i suoi interlocutori, che insistono di nuovo. Gesù si accinge a pronunciare la sentenza, non contro la donna ma contro ognuno di loro. Con una lapidaria dichiarazione (poiché si trattava di pietre!), li smaschera, lasciando allo scoperto il loro peccato.
“Chi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra contro di lei”. Tutti si ritirano. Torna il silenzio nell’atrio. La donna sola davanti a Gesù, riceve il perdono e con esso la pace del cuore. Comprensivo ed esigente, Gesù la invita a non peccare più. L’essere perdonati gratuitamente è la forza per riprendere il cammino. La parola di Gesù non è la parola di chi semplicemente invita a dimenticare e a fuggire il proprio passato, ma una parola che impegna a guardare la propria vita con serietà, e ad aprirla a un orizzonte di misericordia.
Don Ivan Leto*
parroco di San Gordiano
Diocesi Civitavecchia – Tarquinia