Il consigliere comunale Francesco Settanni critica la scelta dell’amministrazione Tidei «Degrado nell’area del Cantinone, saranno comunque i cittadini a pagarne le spese»
SANTA MARINELLA – Il consigliere di minoranza Francesco Settanni critica l’amministrazione comunale per non aver sistemato per tempo l’area del “Cantinone”, ricevuta dalla Regione Lazio e data in uso ad una associazione cittadina. “Ieri – dice Settanni – sarebbe dovuta iniziare la pulizia dell’area ed è curioso constatare come il sindaco, anche in questa circostanza, proceda con prassi amministrative che destano sconcerto e perplessità”.
«Nell’aprile del 2021 – prosegue Settanni – il Cantinone di proprietà dell’Agenzia regionale per lo Sviluppo e l’innovazione dell’agricoltura del Lazio, veniva concesso dall’amministrazione comunale ad un’associazione locale operante nel settore della protezione civile, nell’ambito di intese assunte con la stessa Arsial, intenzionata a cedere il bene in usufrutto gratuito cinquantennale. Già a suo tempo erano sorte polemiche a seguito delle attività di bonifica dell’area, allora eseguite dalla Santa Marinella servizi, ed il Comitato 2 ottobre aveva lamentato il mancato rispetto del regolamento comunale sul verde pubblico, nell’esecuzione delle potature degli alberi secolari ivi esistenti. La settimana scorsa, invece, dopo un anno in cui l’area è rimasta in consegna alla suddetta associazione, un video girato da un cittadino e pubblicato sui social ha evidenziato uno stato di profondo degrado del sito, utilizzato non solo come discarica, ma anche per lo stoccaggio ad uso privato di materiali e attrezzature che nulla hanno a che vedere con le pubbliche esigenze per cui era stato dato in concessione. Il sindaco, anzichè emettere ordinanza di sgombero e pulizia del luogo a carico di chi l’ha utilizzato, ha disposto di farlo ripulire alla Gesam, società che opera nel settore della nettezza urbana della città, dichiarando che il conto sarà presentato all’Arsial e adducendo che in tal modo i costi dell’operazione non ricadranno sulla comunità”. “Peccato tuttavia che il sindaco faccia finta di ignorare che l’Arsial è un ente di diritto pubblico, strumentale della Regione, istituito nel 1995 – continua il consigliere – che tra l’altro ha un contenzioso aperto innanzi al Tar con il Comune di Santa Marinella a causa di un decreto di perenzione. Pertanto, trattandosi di una agenzia finanziata con denaro pubblico, è difficile comprendere a quale comunità faccia finta di riferirsi il sindaco quando sostiene che i costi non ricadranno su di essa, se non ad una comunità abituata a credere agli asini volanti”. “Di sicuro – conclude Settanni – ricadranno sulle tasse che pagano i cittadini del Lazio fra i quali, in quanto ad addizionali regionale Irpef, c’è anche Santa Marinella. Provvederemo ad informare gli organi amministrativi di controllo dell’agenzia in merito alla vicenda, affinché facciano la dovuta azione di vigilanza sulla imputabilità della spesa in questione”.