Giallo di via Fratelli Cervi, la palla passa al medico legale
CIVITAVECCHIA – Sarà ufficializzato oggi il conferimento di incarico al medico legale che dovrà effettuare l’esame autoptico sul corpo di Inirida Roa, la venezuelana di quarantacinque anni trovata morta venerdì mattina nella sua abitazione di via Fratelli Cervi. Una morte sospetta, secondo la Polizia, che ha concentrato subito i suoi sospetti sul marito Gaetano Notargiacomo, civitavecchiese di 73 anni, interrogato per diverse ore.
Il sostituto procuratore Katia Marino vuole vederci chiaro, per questo motivo ha chiesto che l’autopsia venga svolta nel più breve tempo possibile. Il cadavere della donna, trasportato al Verano, sarà esaminato dal dottor Luigi Cipolloni: a lui il sostituto procuratore Marino porrà il quesito che si rivelerà fondamentale per l’esito delle indagini, circa le cause di morte della donna. Gli investigatori del commissariato di Civitavecchia e quelli della squadra Mobile di Roma, dal canto loro non trascurano alcun dettaglio: saranno proprio le risultanze degli esami tecnici a mettere la Polizia sulla pista giusta, allo scopo di chiudere il cerchio in tempi accettabili.
Per quanto riguarda la difesa, l’avvocato Anna Maria Guerri che difende Notargiacomo, per il momento unico indagato in questa storia, attende i riscontri della Procura. Nessun medico legale di parte, Notargiacomo attraverso il suo legale fa sapere di confidare nella giustizia e di voler dare presto una risposta esemplare a tutti coloro che in queste ore lo stanno accusando di aver ammazzato la moglie. «È ospite presso alcuni amici – spiega il legale – solo adesso sta realizzando che Inirida non c’è più». Una storia dai tanti lati oscuri, sulla quale sia gli inquirenti che la difesa di Gaetano Notargiacomo stanno tentando di fare chiarezza.
A cominciare dai trascorsi clinici di Inirida Roa e dalle decisioni assunte dal centro di salute mentale che secondo l’avvocato Guerri avrebbero determinato una riduzione delle terapie somministrate alla donna. Per giovedì era stato fissato un nuovo incontro con gli psichiatri del Csm, incontro depennato dall’agenda dei medici per sopraggiunta morte della paziente.
Inirida Roa non c’è più, il resto sono solo interrogatori, esami medico legali e carte da studiare e da dibattere in un’aula di Tribunale.