Battilocchio, Napoli e Arillo hanno percorso 1500 chilometri per creare ponti con le realtà che operano al confine ucraino Ucraina, missione di solidarietà in Slovacchia
FRANCESCO BALDINI
CIVITAVECCHIA – Circa 1500 chilometri in tre giorni per creare un ponte di solidarietà da Civitavecchia all’Ucraina. È la missione portata a termine dall’onorevole Alessandro Battilocchio, dall’assessore ai Servizi sociali Cinzia Napoli e dal coordinatore dell’Unità di crisi territoriale Valentino Arillo che nei giorni scorsi si sono recati in Slovacchia, fino ad arrivare al confine con l’Ungheria, per un’intensa tre giorni. Il gruppo è stato ricevuto a Bratislava dall’ambasciatrice d’Italia, Catherine Flumiani che ha fatto il punto sulla situazione dell’accoglienza nel piccolo stato confinante con l’Ucraina. In collaborazione con le autorità locali e l’Ispettoria delle suore salesiane, la delegazione si è recata al confine est, in visita al campo di Michalovce, realizzato dalla Protezione civile italiana e inaugurato dal primo ministro slovacco.
«L’obiettivo – ha spiegato Battilocchio – era quello di individuare realtà per costruire ponti di solidarietà, dei link che possano connettere le associazioni di Civitavecchia e del territorio con le realtà locali che si occupano della gestione dell’accoglienza profughi. La Slovacchia è una delle porte d’Europa». Napoli ha sottolineato come, dopo la grande e generosa risposta iniziale ora sia però «il momento di razionalizzare gli aiuti, c’è necessità che vengano raccolti in un punto unico. Sono necessari fondi, in modo che i beni possano essere acquistati in loco a seconda delle necessità». Arillo ha detto di aver trovato una buona organizzazione. «I volontari – ha spiegato – stanno gestendo grossi arrivi, 1500 persone al giorno, pur non avendolo mai fatto. Un’organizzazione capillare per distribuire aiuti dall’altro lato del confine». Nei prossimi giorni sarà fatta una riunione con il terzo settore per fornire i contatti della rete salesiana e dei responsabili delle varie realtà al confine. Prossimamente sarà anche fornito il numero di conto corrente per i versamenti, le spese saranno tracciate. Per quanto riguarda la situazione locale i profughi ospitati presso il Sunbay hotel sono attualmente 86. In collaborazione con volontari e realtà locali alcuni di loro hanno iniziato dei corsi per imparare la lingua italiana. In stand by il fronte comunale con i 50 posti messi a disposizione che sarebbero scesi a 20, messi a disposizione dalla Repubblica dei ragazzi. Il Pincio sta studiando l’ultima circolare inviata.
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