Una vita tormentata ed il grande amore per i figli: tante le domande che resteranno senza una risposta
Un amore tormentato e un grande, immenso amore per i figli, una ragazzina di dodici anni ed un ragazzo sedicenne. Inirida Roa se n’è andata portando con sé tante domande senza risposta. E che tali rimarranno. Quarantacinque anni, venezuelana, a Civitavecchia da vent’anni ormai; aveva deciso di lasciare tutto, la sua terra e i suoi affetti per seguire l’amore. Quell’uomo che aveva conosciuto proprio in Venezuela, cinquantenne e già pensionato, più grande di lei di oltre venticinque anni. Con lui aveva costruito una nuova vita in Italia e da quell’amore sono nati i due figli. Ragazzi che però da qualche anno erano stati tolti ai due genitori ed affidati ad una struttura protetta a Viterbo. Era lì che la donna, ogni giovedì, si recava. Quel giorno della settimana non ce n’era per nessuno: nessun altro appuntamento, nessun impegno. Due buste cariche di pensieri, doni, cibi preparati da lei con amore, da regalare ai suoi figli. Con la promessa di riportarli a casa, presto. Raggiungeva a piedi la Cattedrale, con le sue buste, e saliva sull’autobus che la portava a Viterbo dove si intratteneva con i ragazzi ed era fiera di loro – racconta chi la conosceva – per come si comportavano, per la scuola, per i risultati che raggiungevano. I figli: lì risiedeva l’amore più grande. Ma da circa due anni il giudice li aveva affidati alla casa famiglia, dopo una lite tra Inirida Roa e Gaetano Notargiacomo. Lei si era presentata in Commissariato, era scattato il percorso legato al “codice rosso”, il divieto di avvicinamento per l’uomo, l’allontanamento dei figli. Poi però la donna aveva ritirato la querela nei confronti del marito, sempre nella convinzione e nella speranza di poter tornare a riabbracciare i figli, ricucendo ogni rapporto. La paura di non poterli più rivedere e di non poterli più avere vicino, evidentemente, era tanta ed insopportabile. Ma quella promessa fatta non è riuscita a mantenerla. Le indagini faranno luce su quanto accaduto in quella casa di via Fratelli Cervi, ma senza dubbio tante rimarranno le domande che non troveranno mai risposta.
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