L'APPUNTAMENTO SETTIMANALE A cura dell’ex nuotatore azzurro ”A tutto sport”, la rubrica di Lestingi torna con il Comitato Olimpico Nazionale Italiano
Un primo embrione di Coni lo possiamo già intravedere nel 1914 quando un’associazione di diritto privato rappresentò l’Italia alle Olimpiadi di Berlino 1916 (poi cancellati per la prima guerra mondiale). Solo nel 1942 abbiamo l’istituzione del Comitato Nazionale Olimpico Italiano con la legge n.426/1942. Con tale norma il Coni venne riconosciuto ufficiosamente come ente di diritto pubblico italiano. Alla caduta del regime fascista e con la nuova era repubblicana fu nominato come commissario straordinario il funzionario pubblico Giulio onesti. Quest’ultimo fu scelto dal governo Bonomi e venne confermato dal governo Parri al fine di liquidare il Coni. Tuttavia, grazie alla sua intuizione, riuscì a rilanciare l’ente sportivo come epicentro di tutto lo sport nazionale. Nel 1965 fece approvare una legge in cui si decise la divisione degli introiti delle schedine del totocalcio tra Stato e Coni. Questo permise un aumento di potere smisurato dell’ente di Palazzo H (residenza dello sport italiano) e fece entrare l’Italia nel gotha delle nazioni più importanti a livello sportivo. Il Coni divenne ufficialmente un ente di diritto pubblico solo nel 1999 con il cosiddetto decreto Melandri (d.lgs. 242/1999), il quale mise nero su bianco la sua natura giuridica. Per circa cinquant’anni il Coni non ebbe grandi evoluzioni normative e lo Stato, informalmente, lo delegò al ruolo di Ministero dello Sport. Al contempo, però, negli ultimi 23 anni si sono susseguiti una serie di atti aventi forza di legge che hanno rivoluzionato il sistema sportivo italiano quali: il decreto Melandri nel 1999; l’istituzione di Coni Servizi nel 2002; la riforma Pescante nel 2004; la legge Lotti (sui mandati) del 2018; l’istituzione e relativa sostituzione della Coni Servizi con Sport e Salute Sps nel 2019 e la Riforma dello Sport nel 2021. Il Coni rimane, tuttavia, il punto di riferimento per tutte le Federazioni Sportive Nazionali, Discipline Sportive Associate ed Enti di Promozione Sportiva con un bagaglio di circa 12 milioni di tesserati.
A cura di Damiano Lestingi
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