Le Fiamme Gialle hanno sequestrato 70mila pezzi sanzionando un imprenditore cinese Giochi non sicuri, blitz della Finanza
CERVETERI – Gli articoli erano esposti per la vendita al pubblico privi dei contenuti minimi delle informazioni destinate ai consumatori ma soprattutto sprovvisti delle avvertenze e delle istruzioni di sicurezza poste in lingua italiana e mancanti della marcatura CE prevista dalle norme Europee. Giocattoli potenzialmente pericolosi che stavano per essere appunto acquistati ma a bloccarne giusto in tempo la vendita è stata la Guardia di finanza di Ladispoli che ha proceduto a controllare prima diversi negozi di un imprenditore di origini cinesi, finendo poi per sequestrare tutta la merce esposta sia negli scaffali che accumulata in magazzino. Ben 70mila pezzi portati via dalle Fiamme Gialle, molti dei quali pericolosi se nelle mani dei bambini. Pistole finte, bacchette magiche per le bambole, binocoli, tamburelli, armoniche, portachiavi e animali in plastica imbustati e venduti anche singolarmente oltre a oggettistica varia. Tutto è stato portato via dai militari impedendo che potesse essere acquistata dai clienti del territorio. Un sequestro all’insegna della sicurezza a ridosso delle feste pasquali dove gli acquisti sono maggiori anche nei locali che offrono prodotti a basso costo per regali o anche semplicemente per effettuare le decorazioni all’interno delle case. Il titolare ora sarà costretto a pagare una sanzione superiore ai 4mila euro e, naturalmente, perderà tutti gli articoli, dal valore di poche migliaia di euro. Compito degli investigatori è ora quello di risalire a chi ha rifornito il commerciante multato. In questo caso gli eventuali fornitori potrebbero finire nei guai anche per prodotti contraffatti e frode in commercio. Insomma, potrebbero essere sviluppi già nelle prossime settimane.
Lo scorso dicembre, i Finanzieri del Gruppo di Civitavecchia e delle Compagnie di Fiumicino e Ladispoli avevano controllato 12 esercizi commerciali, tra Civitavecchia, Santa Marinella, Fiumicino, Ladispoli, Trevignano Romano e Manziana, gestiti da cittadini cinesi e bengalesi, che avevano in vendita addobbi, luminarie e giocattoli non conformi alle normative di legge. Vennero sequestrati in tutto 300mila pezzi per multe complessive superiori ai 26mila euro.
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