Il consigliere d’opposizione Francesco Settanni critica le dichiarazioni del sindaco in sede di assise comunale su referendum e inchiesta giudiziaria «In consiglio una insignificante commedia da vero teatro della politica»
S. MARINELLA – Il consigliere di minoranza Francesco Settanni critica il sindaco Pietro Tidei per aver indetto un consiglio comunale dove sono stati trattati due temi che hanno di recente interessato la vita della cittadina, il referendum sulla gestione dei beni comuni e le note vicende giudiziarie che hanno riguardato alcuni consiglieri comunali.
«In un melenso discorso dove ha evidenziato i ringraziamenti ai cittadini che si sono recati al voto – dice Settanni – ed ha ribadito l’ovvietà di essere garantisti fino a prova contraria nei confronti di coloro coinvolti nell’inchiesta, ha sottolineato la tenuta della maggioranza nell’andare avanti sul programma di governo della città, chiedendo la collaborazione delle forze di minoranza, non senza millantare l’attribuzione all’opposizione di polemiche in realtà mai fatte sulla vicenda giudiziaria in questione e naturalmente senza far mancare l’autoincensamento per taluni obiettivi come quello sulla Casa della Salute che si vedrà se e come saranno raggiunti ed in ogni caso, trattando di sanità, rientrano nelle competenze dell’Asl e della Regione e non in quelle del Comune».
«Sui temi trattati – dice Settanni – non si può che evidenziare la profonda ipocrisia politica che emerge dalla suddetta narrazione perché è alquanto risibile che dopo aver fatto di tutto per boicottare il referendum, ed aver manifestamente invitato i cittadini a non recarsi alle urne, ora sia venuto in consiglio a fare opera di ringraziamento per il compimento di un’attività democratica intralciata persino con il cambiamento nel corso dell’attività referendaria del regolamento che ne disciplinava il funzionamento».
Settanni poi porta il discorso sulle vicende giudiziarie di alcuni consiglieri. «Risulta anacronistico e ingannevole verso i diretti interessati – continua Settanni – andare in consiglio a parlare di garantismo, quando si rendono a mezzo stampa dichiarazioni volte ad avvalorare le tesi delle attività investigative, diffondendo peraltro notizie riferite a colloqui avuti con il magistrato inquirente che dovrebbero essere soggette a segreto istruttorio, senza poi considerare che sono stati alcuni membri della stessa maggioranza ad emanare un comunicato, diffuso anche ai media, in cui si chiedevano le dimissioni dei colleghi coinvolti. Infine, le richieste di collaborazione che noi rappresentanti delle forze di minoranza ci siamo sentiti fare sono sempre state puntualmente disattese. Infatti, ogniqualvolta per la maggioranza è risultato necessario mandare avanti provvedimenti volti a incidere sui cittadini e sul futuro della città, questi sono stati sempre attuati autocraticamente e senza alcuna armonizzazione con i temperamenti e le proposte suggerite dalla minoranza. Cos’altro aggiungere quindi all’ennesimo spettacolo di una insignificante commedia da vero quanto poco etico teatro della politica? La realtà è che su Santa Marinella aleggia ormai un’atmosfera di ombre e di veleni da cui emerge un degrado, non solo fisico per lo stato di abbandono in cui versa, ma anche etico e morale per tutte
le volte in cui in questi quattro anni è stata annoverata agli onori della cronaca e di cui chi governa non può non assumersi le proprie responsabilità politiche».
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