CALCIO ECCELLENZA I nerazzurri fanno 1-1 in casa del Campus Eur e sono definitivamente fuori dalla corsa playoff Vecchia, pari di rigore
MARCO GRANDE
Sono due calci di rigore, quelli di Guiducci per il Campus Eur 1960 e di Cerroni per il Civitavecchia Calcio 1920, a decidere a Roma la sfida tra i padroni di casa e i nerazzurri di mister Massimo Castagnari per il definitivo 1-1, match valevole per la ventottesima e terzultima giornata del campionato di Eccellenza laziale. Il pareggio obiettivamente è un risultato che ci può stare, visto e considerato che ufficialmente da domenica la Vecchia non concorrerà più per i playoff, in virtù della vittoria della W3 Maccarese per 5-2 sul proprio campo contro il Città di Cerveteri; bisogna inoltre considerare che i recenti rivali dei tirrenici avevano disperatamente bisogno di fare punti per alimentare il sogno degli spareggi, sogno che con il punto odierno portato a casa sta diventando sempre di più realtà.I civitavecchiesi schierano in campo il ritrovato Scaccia tra i pali, mentre in difesa si rivedono ad agire centralmente Fatarella e Serpieri, mentre Funari e Serpieri sono impegnati sulle rispettive fasce di competenza. A centrocampo, poi, ecco La Rosa, Istrate e Proietti, pronti ad innescare il tridente in attacco formato da Cerroni, Ruggiero e dal classe 2004 Bersaglia. Si noti il mantenimento della promessa di mister Castagnari di rodare la squadra nelle battute finali della stagione, al fine di consolidare quell’amalgama di cui l’organico beneficerà nel corso della prossima stagione.La partita, decisa per l’appunto dai calci di rigore apportati al match da parte dei locali prima con Guiducci al settimo del primo tempo e con Cerroni poi per gli ospiti verso la fine della prima frazione di gara, non è affatto stimolante e si basa più o meno per tutta la sua interezza su un possesso palla di prevalente stampo nerazzurro che risulta essere fine a se stesso, questo a testimonianza della spensieratezza con cui gli uomini di patron Patrizio Presutti sono scesi in campo, il tutto dopo un paio di mesi forsennati dove hanno giocato praticamente ogni tre giorni. A parlare del match simile ad una gita fuori porta, intanto, è proprio il numero uno dirigenziale dei civitavecchiesi: «Sicuramente questa è stata una delle classiche partite di fine campionato, senza obiettivi concreti diventa difficile mantenere alta la soglia dell’attenzione. I nostri ragazzi hanno comunque risposto bene sul campo contro una squadra che gioca costantemente per salvarsi, considerando anche il fatto che sono stati praticamente tutto il match nella loro metà campo. La nostra rimane una stagione trionfale, tuttavia noi cerchiamo sempre il massimo, forse a volte in maniera anche più che eccessiva. Contro i vari Fiumicino e Certosa avremmo pertanto potuto fare i tre punti per essere ancora in corsa, ecco questo magari è il piccolo rimpianto. Siamo comunque soddisfattissimi di quanto fatto: ora testa al Ladispoli, al fine di regalare l’ultima gioia casalinga in campionato ai tifosi, prima di iniziare a progettare con gli altri vertici societari il futuro della squadra della nostra cittadina».
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