Il 15enne, portiere del Cerveteri negli under 16, si trovava in ospedale per aplasia midollare severa Giulio, bentornato a casa
CERVETERI – È finalmente tornato a casa dalla sua famiglia Giulio, il ragazzo affetto da una rara malattia e da tempo ricoverato al Bambino Gesù di Roma in attesa di un trapianto di midollo osseo. Ora, finalmente, quel midollo osseo è arrivato il 17 marzo scorso e ha permesso a Giulio di poter tornare finalmente a casa sua, circondato dai suoi affetti. Il ragazzo, di Ladispoli, è molto conosciuto e apprezzato anche a Cerveteri dove giocava negli under 16 come portiere allenandosi cinque volte a settimana e giocando due partite due volte a settimana. Era stato un infortunio sul campo di gioco a far scoprire la rara malattia di cui è affetto. Durante gli esami al ginocchio, i medici del Bambin Gesù di Palidoro si accorsero infatti di alcune macchie della pelle. Da qui la decisione di sottoporlo subito ad emocromo. Poi il trasferimento al Bambino Gesù di Roma dove il 15enne è stato ricoverato fino a qualche giorno fa. Ed è proprio all’ospedale pediatrico romano che arriva la diagnosi: aplasia midollare severa, una malattia del midollo osseo abbastanza severa per la quale era necessario il trapianto di midollo. Purtroppo nessuno della famiglia del ragazzo era compatibile. Da qui la catena di solidarietà a Ladispoli e soprattuto a Cerveteri per sensibilizzare la gente a iscriversi nell’elenco dei donatori di midollo, nella speranza di poter aiutare il 15enne e tanti altri ragazzi come lui in attesa di trapianto. «In Italia questa problematica è poco conosciuta e c’è bisogno di maggiori informazioni, così da incrementare il numero degli iscritti al registro nazionale donatori», aveva spiegato la mamma di Giulio nei mesi scorsi. Durante il ricovero in ospedale anche Ciro Immobile era andato a trovare il 15enne coronando un suo sogno. E nei giorni scorsi la chiamata con Beppe Signori e la bella notizia: Giulio era tornato a casa. «Organizzando la trasferta romana di Beppe Signori non ho potuto che pensare anche a lui, Giulio, il giovane portiere, classe 2006, che da qualche mese sta combattendo una difficile battaglia. Così – ha raccontato Francesca Lazzeri – ho proposto a Beppe di chiamarlo, purtroppo visti i ritmi serrati tra il suo arrivo e la ripartenza per Bologna non c’erano proprio i tempi tecnici per andare di persona all’ospedale Bambino Gesù. Inutile specificare che Beppe ha accettato subito. Così appena arrivati a Ladispoli abbiamo videochiamato Giulio, purtroppo la tecnologia in quel momento è venuta meno e così la videochiamata è diventata una “semplice” chiamata tra il bomber biancoceleste ed il giovane portiere. Pochi minuti intensi e sentiti, che non posso raccontare per ovvi motivi di privacy. Oggi – ha concluso Lazzeri – finalmente una notizia ancor più bella! Giulio è tornato a casa! Bentornato Giulio e grazie Beppe!”».
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