Commozione ad Aurelia per la lavanda dei piedi del Papa a 12 carcerati (tra cui una donna ucraina) Bergoglio ai detenuti: «Dio è perdono» – VIDEO e FOTOGALLERY
FABIO MARUCCI
CIVITAVECCHIA – Tutti fuori, all’interno solo poche figure accuratamente selezionate. Il direttore della Casa Circondariale di Borgata Aurelia, Patrizia Bravetti, ieri pomeriggio, come anticipato nei giorni scorsi dalla Provincia
, ha spalancato i cancelli a Papa Francesco, arrivato a bordo di una comune Fiat 500 L – seppure preceduta e seguita da un imponente servizio di scorta – per la tradizionale lavanda dei piedi del Giovedì Santo. Ad accoglierlo anche i due cappellani, padre Martin e Don Francesco, oltre al dirigente della Polizia penitenziaria Luisa Mainenti.
Una cerimonia sobria, nessun picchetto d’onore, nessun cerimoniale particolare: spazio solo ai detenuti, agli agenti e alle loro famiglie. Appena ha varcato la soglia della cappella del carcere, Bergoglio è stato acclamato dai circa 180 detenuti presenti (15 della Casa di Reclusione di via Tarquinia), poi la tradizionale messa In Coena Domini tra le note del coro organizzato dalla Polizia penitenziaria.
Emozionante il momento della lavanda dei piedi: tra la commozione e le lacrime di molti presenti, il Pontefice si è inginocchiato di fronte ai dodici detenuti selezionati. Tre donne (una ucraina, una nigeriana e una olandese), due uomini dell’alta sicurezza e altri sette detenuti comuni tra cui un musulmano hanno rappresentato gli apostoli nel rinnovare la tradizione pasquale.
Poi i doni, tanti doni per il Papa (che si è intrattenuto in una sala privata con una cinquantina di detenuti tra i più sofferenti per patologie varie), da un quadro rappresentante la Darsena da dove è partita l’istituzione penitenziaria di Civitavecchia a un presepe fatto a mano e contenuto in una lanterna.
Per non parlare dei prodotti dell’orto dell’istituto che il Pontefice ha particolarmente gradito. Alla presenza dei Ministro della Giustizia Marta Maria Carla Cartabia e dei vertici del Dap, il direttore del carcere Patrizia Bravetti ha tenuto un discorso particolarmente toccante, che ha conquistato i presenti, al quale Papa Francesco “ha risposto” ricordando lo spirito di servizio che dovrebbe contraddistinguere tutti i rapporti umani. «Dio è perdono», ha affermato il Pontefice, invitando poi i vertici dell’Amministrazione penitenziaria ad andare avanti nella loro missione, «senza mai guardare indietro».
Dopo i saluti finali Papa Francesco è ripartito alla volta del Vaticano, ha lasciato l’istituto scortato, a bordo della stessa Fiat 500 L di colore bianco, ma questa volta con il finestrino abbassato per salutare e benedire le forze dell’ordine e i giornalisti rimasti ad attendere sul piazzale fino alla fine.
Una giornata emozionante, il cui segno rimarrà impresso per molto tempo nel cuore dei detenuti della Casa Circondariale. E stamattina ospite della rassegna stampa News&Coffee è stata la direttrice del carcere Patrizia Bravetti, che ha raccontato la giornata di ieri.
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